Patto di stabilità, buona performance per 69 comuni, solo 5 non rispettano i parametri

Solo cinque comuni sui 74 valdostani non hanno rispettato i parametri imposti dal patto di stabilità: si tratta di Pollein, Antey-Saint-André, Arnad, Gaby, La Magdeleine. Gerandin: "Il sistema nel suo complesso regge.
Elso Gerandin
Politica

Solo cinque comuni sui 74 valdostani non hanno rispettato i parametri imposti dal patto di stabilità: si tratta di Pollein, Antey-Saint-André, Arnad, Gaby, La Magdeleine. Quindi su 74 comuni ben 69 hanno chiuso l'anno rispettando il patto. "E' il sistema Valle d'Aosta che funziona", ha spiegato Elso Gerandin, presidente del Consiglio permanente degli enti locali (Cpel) nell'ultima riunione dei sindaci. "Il sistema nel suo complesso regge, ed è capace di trovare al suo interno le soluzioni per razionalizzare spese ed esigenze della comunità. Ad esempio, dal 2011 si prevede una limitazione dell'accesso al Fospi da parte degli enti locali che abbiano alti livelli di indebitamento".

Il sindaco di Aosta, Guido Grimod, spiega che il buon risultato del capoluogo è da attribuire alla continua attenzione che gli uffici del comune mostrano in tal senso. "Il nostro – dice Grimod – è un risultato particolarmente importante, perché permette anche alla Regione di rispettare il patto.

Diverse le percentuali dei comuni meno virtusi. Il risultato peggiore l'ha conquistato Antey-Saint-André con un -99,93%. Il limite di peggioramento (che viene calcolato facendo le medie dei saldi del 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007 con quella del 2008) da non superare era quello di 4,65. Ad Antey segue Arnad con un -37,78%  e poi La Magdeleine con -21,91% Gaby con -19,10% e Pollein con -8,70%.

I comuni che non hanno rispettato il patto subiranno una sanzione per il 2010, sanzione che Gerandin definisce "soft". I comuni in questione dovranno ridurre gli impegni di spesa del 10 per cento rispetto a quanto impegnato sul bilancio del 2008, per gli incarichi di consulenza e la concessione di vantaggi economici, a cui si aggiunge il divieto di assumere nuovo personale a tempo indeterminato.

 

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