Patto federativo tra il Pd e il Partito Socialista della Valle d’Aosta

Obiettivo: "dare all’area del centro sinistra riformista e autonomista una ritrovata unità d’azione, all’interno di un progetto politico comune, auspicando un allargamento con il coinvolgimento di tutti coloro che in quest’area politica si riconoscono".
Politica

La “comune preoccupazione per la condotta irresponsabile del governo Berlusconi, per il degrado della condizione politica del Paese e del Parlamento e per i tentativi di apertura al centro destra in atto anche in Valle d’Aosta” è il motivo alla base del patto federativo stretto dagli organismi dirigenti del Partito Democratico e del Partito Socialista della Valle d’Aosta e condiviso all’unanimità in un documento politico che delinea un percorso di stretta collaborazione”. Dopo la ricostituzione dell’area dei Cristiano sociali, l’accordo fra Pd e Ps segna “un ulteriore passo in avanti per rafforzare una politica di dialogo, progettualità e concretezza”.

In questo quadro politico il Pd e il Ps della Valle d’Aosta hanno deciso di iniziare a percorrere la strada per il raggiungimento di un patto federativo – scrivono in una nota i segretari dei due movimenti Raimondo Donzel (Pd) e Giancarlo Tomaselli (Ps) –  con la finalità di dare all’area del centro sinistra riformista e autonomista una ritrovata unità d’azione, all’interno di un progetto politico comune, auspicando sin d’ora un ulteriore allargamento con il coinvolgimento di tutti coloro che in quest’area politica si riconoscono”.

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