Non si placano le polemiche per la chiusura di piazza Roncas, ad Aosta – questione sbarcata anche in Consiglio comunale in mattinata – con l'amministrazione che corre ai ripari e spiega le sue ragioni in una nota: “Il cantiere è stato aperto il 26 aprile 2017 e si è svolto finora attraverso 11 fasi successive. Prima della chiusura pedonale del segmento tra le vie Tourneuve e Martinet i lavori sono stati eseguiti in modo da garantire sempre i transiti pedonali della piazza, con la sola eccezione di un tratto di via Forum e via San Giocondo la cui chiusura è stata inevitabile in quanto l’ingente quantità di tubazioni esistenti da sostituire e le ridotte dimensioni delle vie non permettevano l’inserimento di passatoie o percorsi pedonali”.
Nel frattempo, come ha spiegato anche l'assessore comunale ai Lavori pubblici Valerio Lancerotto in aula, la seconda fase ha visto la sostituzione dei 'sottoservizi' che ha coinvolti gli impianti di enti pubblici e privati – l'ufficio acquedotto comunale, il consorzio irriguo Mère de Rives, Inva, Fastweb, Tim e Telcha – con il “problema Telecom”, con lo spostamento dell'armadio Tim a partire dal 20 ottobre.
“Il programma – prosegue la nota – prevedeva la delocalizzazione del passaggio pedonale sul lato nord-est che si trovava però, a quel punto, impegnato dai lavori alle linee Tim, a causa di problematiche di natura tecnica che avevano richiesto il protrarsi delle attività di spostamento. Così, è risultato impossibile operare per piccoli tratti a causa della presenza, lungo la dorsale da via Tourneuve a via Martinet, di servizi quali l’acquedotto e la raccolta delle acque bianche” e che hanno previsto una chiusura della piazza “inevitabile poiché l’ingente quantità di tubazioni da sostituire e gli spazi necessari per operare erano tali da non permettere l’inserimento di passatoie o percorsi pedonali”.
Nessun rimborso ai commercianti, ma più eventi
Punto saliente della nota stampa è lo stralcio delle istanze di risarcimento avanzate da alcuni esercenti della zona, che il Comune converte nella promessa di coinvolgere maggiormente piazza Roncas nell'organizzazione degli eventi: “L'Amministrazione comunale ribadisce il dispiacere per l'accaduto – scrive il Comune – e assicura che nel prossimo futuro verranno sicuramente organizzate iniziative ad hoc per ravvivare e ridare lustro a uno dei luoghi maggiormente simbolici nella mappa cittadina”.
Due di questi eventi sono già al vaglio: “Un'esposizione di natura storico-culturale e una sorta di 'festa del quartiere' per salutare, al termine dei lavori, la restituzione ai cittadini di uno spazio finalmente riportato all'antico splendore”.
Termine dei lavori sui quali si espresso Lancerotto stesso in Consiglio, in risposta ad un doppio Question time di Spelgatti (Lega) e Fedi (Alpe), preoccupati per la piazza chiusa sotto le festività e, nella peggiore delle ipotesi, per la Fiera di Sant'Orso. Lancerotto fa il pompiere: “L'impresa – ha spiegato – conta di consegnare la piazza quasi interamente entro fine gennaio”.