Più produci rifiuti, più paghi: l’unité Walser sperimenta la tariffa puntuale sull’indifferenziato

Dal primo giugno saranno distribuiti dei sacchi prepagati per ogni utenza del territorio. L'incremento di raccolta differenziata promesso con questo nuovo metodo, che dovrebbe entrare a regime nel 2018, è del 10-15 per cento.
Ines Mancuso, Frabrizio Roscio, Riccardo Morganti e Alessandro Girod
Politica

Una sperimentazione di quattro mesi, che coinvolgerà i quattro Comuni dell'unité Walser, con lo scopo di “avvicinare il pagamento della tariffa sui rifiuti con il reale conferimento dell'indifferenziato”. È Riccardo Morganti, rappresentante dell'azienda Ladurner srl di Bolzano, a spiegare nel dettaglio il progetto che vedrà coinvolti i quasi 2 mila abitanti, 4 mile e 500 utenze in tutto, di Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-La-Trinité, Gaby e Issime.

Il metodo della tariffa puntuale dei rifiuti prevede la distribuzione alle utenze, domestiche e non, di sacchi prepagati da utilizzare per buttare la frazione secca indifferenziata. “Il sacco prepagato funziona da unità di misura – spiega Morganti – ogni famiglia avrà un numero massimo di sacchi, esauriti i quali dovrà richiederne ed acquistarne un'altra scorta”.

Ogni sacco può contenere 30 litri di frazione secca indifferenziata e nei quattro mesi di sperimentazione, che partirà dal primo giugno fino al 30 settembre, ogni utenza ne riceverà una quantità a seconda dei bisogni stimati. Per una famiglia di quattro persone, ad esempio, si partirà con otto sacchi.

Chi differenzia come si deve difficilmente supera la quantità di rifiuti stimata, ma se dovesse succedere – “in genere non accade più che nel 5 per cento dei casi”, spiega Morganti – i sacchi supplementari avranno il costo ulteriore in bolletta tra i 2 e i 3 euro l'uno.

Se apparentemente questo sistema più che premiare i virtuosi punisce chi differenzia male, bisogna considerare che il minor conferimento collettivo in discarica di indifferenziato in ogni Unité abbatte i costi di gestione rifiuti creando risparmi che ricadono (o almeno dovrebbero ricadere) sulle tasse dei singoli abitanti di ognuna di queste.

Morganti fa sapere che altri Comuni fuori Valle hanno già in vigore questo sistema, come Rovereto, il Consorzio Medio Novarese, Cernusco sul Naviglio, Brugherio e sostiene come “nelle varie realtà dove è stato introdotto si sono realizzati incrementi di 10-15 punti percentuali di raccolta differenziata”.

Alessandro Girod, presidente dell'Unité Walser, ha fatto il punto della situazione rifiuti nella sua zona: “Prima di iniziare a raccogliere a parte l'umido, due anni fa noi eravamo al 47 per cento di differenziata – spiega – mentre nel 2016 siamo riusciti ad arrivare al 66 per cento e quest'anno viaggiamo intorno al 68”.

A settembre, finita la sperimentazione, ci saranno tre mesi per valutare gli effetti del nuovo sistema, anche confrontandosi con i cittadini. Sarà in quel momento che si deciderà come regolare le distribuzioni di sacchi in modo definitivo, si moduleranno le tariffe e infine si adegueranno tutti i regolamenti necessari per partire a tutti gli effetti con l'inizio del 2018.

“La tariffazione puntuale traina una maggiore consapevolezza nell'utenza – spiega l'assessore regionale all'Ambiente Fabrizio Roscio – bisogna far capire alla gente che la strada è questa e non c'è alternativa, ma ogni Unité può adottare metodi diversi, più conformi al proprio territorio: l'importante è che possano essere confrontabili sui costi ai cittadini”.

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