L’agenda politica del primo sabato di giugno non prevedeva solo il Congresso dell’Union Valdôtaine: anche Pour l’Autonomie, movimento costituito da Augusto Rollandin prima delle elezioni regionali del 2020, infatti, ha riunito ieri l’assemblea regionale degli iscritti. La nuova segretaria regionale è Stefania Anardi, mentre Aldo Di Marco è stato nominato presidente. Etienne Merlet è il segretario amministrativo. Completano il quadro del Comitato regionale Françoise Munier e Giorgio Giovinazzo. Nominati anche i membri della commissione di garanzia di prima e seconda istanza. Si tratta di Samantha Artaz, Elena Casagrande, Antonello Piffari, Loris Zendri, Bonifacio Di Pietrantonio, Alberto Pierre Giovanni Martelli.
Organizzato a “numero chiuso” – una ottantina di persone – per le limitazioni dovute all’emergenza Covid, l’incontro si è svolto nell’Hotel Etoile du Nord di Sarre: al tavolo, a i tre consiglieri regionali Augusto Rollandin, Marco Carrel e Mauro Baccega.
Il programma e le priorità
Il nuovo partito ha presentato a iscritti e simpatizzanti il suo programma politico che attraverso una risoluzione impegna i propri rappresentanti a indirizzare iniziative e progetti su specifiche tematiche di interesse regionale per cercare di superare questo delicato momento nato dalla pandemia. “La tutela, la valorizzazione e la promozione dell’ambiente, maggiore incisività nei confronti del livello centrale di governo per garantire alla nostra realtà di montagna più tutela e maggiori attenzioni; più forza nella definizione di politiche mirate per la ricostruzione del sistema sanitario e sociale; necessità di guardare sempre più all’Europa, anche attraverso l’istituzione permanente di un Groupe pour l’Europe per il coordinamento, il confronto e il coinvolgimento di Enti locali e associazioni di categoria nelle progettualità da mettere in atto per la valorizzazione della nostra realtà nelle politiche europee; rilancio della lingua francese per un più profondo legame con i Paesi confinanti”. Sono questi alcuni degli obiettivi che vuole porre al centro del dibattito regionale il movimento.
A definire i punti cardine del nuovo partito è stato il neo Presidente, Aldo Di Marco che dopo l’elezione ha evidenziato che il Movimento vuole proseguire sulla linea dell’atteggiamento avuto in campagna elettorale. “Se il direttivo è il cuore del Movimento – ha detto il neo Presidente all’Assemblea -, spetta a voi esserne l’anima attiva sul territorio per scendere in strada tutti i giorni a confrontarvi con la realtà quotidiana dei singoli comuni ed intercettare problematiche, criticità, ed emergenze che meritano di essere portate all’attenzione generale. Di Marco ha quindi annunciato il progetto di organizzare il territorio in 4 macro-aree: alta, media e bassa valle, e città di Aosta; e di nominare dei comitati referenti per ciascuna area, in modo che possano fare da trait d’union tra il Direttivo e le diverse realtà locali.
La linea sulla quale vuole operare Pour l’Autonomie è stata sottolineata anche dal capo gruppo del movimento in Consiglio regionale, Marco Carrel: “Stiamo lavorando, consapevoli della situazione, senza troppo clamore per mettere in evidenza le problematiche della nostra Regione cercando di portare il nostro contributo, proponendo delle soluzioni anche in questa situazione difficile. Stiamo portando avanti quella che può essere definita un’opposizione costruttiva, perché crediamo che il fine ultimo sia ottenere qualcosa per i valdostani e per la nostra terra”.
Ad entrare di più nei rapporti con gli altri movimenti regionali è stato Mauro Baccega. “Ho sempre pensato che la politica fosse fatta di scelte, di azione, di concretezza e, quando serve, soprattutto mediazione per il bene comune. Ma la maggioranza che si è costituita in Consiglio regionale è lontana da questi principi e soprattutto è litigiosa ed esageratamente spostata a sinistra, come continuo a dire in tutti i miei interventi in Consiglio regionale quando si parla di politica e di programmazione. Mi riferisco a quelli della sinistra estrema che ha il gusto di porre veti, di dire sempre no a tutto quando qualcosa non li soddisfa.
Baccega ha poi tracciato le linee dell’azione di crescita del Partito: “Per il futuro dobbiamo parlare di nuove sezioni, di aperture e guardare con attenzione alle altre forze, alle possibili alleanze che per quanto mi riguarda non possono essere che alleanze di area centro autonomista e liberal democratico. E’ troppo forte la delusione di una certa sinistra estrema”.
Infine, Augusto Rollandin, nel suo intervento ha delineato tutte le fasi della nascita del movimento e dei risultati ottenuti finora, evidenziando a più riprese che poche sono le risposte da parte della maggioranza regionale, così poche sono state le proposte portare in Consiglio da questa. “La seduta in cui noi e la Lega abbiamo deciso di non portare argomenti per spingere la maggioranza ad agire è durata venti minuti. Non c’è stato un argomento uno se non le condoglianze per personaggi di un certo rilievo che il Consiglio ha voluto ricordare. E questa è la situazione: non c’è la volontà di affrontare le problematiche reali che la gente deve superare in questo periodo. Su tante questioni si arriva fino ad un punto e poi non si va avanti e noi, purtroppo, non abbiamo i numeri per poter proseguire da soli”.
Rollandin ha quindi citato la legge sui ristori che, nonostante la sua approvazione in Consiglio regionale, non ha ancora dato aiuti concreti a nessuno. “Si parla tanto di lavoro – ha chiuso Rollandin – ma per creare lavoro e per i lavoratori si sta facendo poco. La maggioranza prende tempe e non risolve questa problematica che deve essere risolta. Mentre vengono tirati fuori progetti che impegnerebbero miliardi e che sono distanti dalla gente, come la ferrovia fino a Courmayeur. Ma chi la vuole! Non funziona nemmeno quella fino a Ivrea in questo momento.
A chiusura dell’Assemblea il neo Segretario Stefania Anardi Segretario ha letto la risoluzione che traccia le linee politiche e programmatiche del movimento, sulle quali Pour l’Autonomie costruirà il proprio contributo all’azione politica e al dibattito culturale all’interno del territorio regionale per dare voce e futuro ai valdostani.