Continua il miglioramento, lieve ma progressivo, della qualità dell’aria di Aosta ma soprattutto, dopo due anni di ‘picco’, torna a valori medi il valore del Benzo(a)Pirene, inquinante primario dovuto alla combustione di legna, pellet e fuochi liberi.
Dopo lo sforamento nel 2013 del valore obiettivo di 1 ng/m³ – all’epoca era arrivato a 1,2 – e l’abbassamento nel 2014 a 0,9 ng l’inquinamento da combustione di biomassa torna allo 0,8, valore identico al 2010 e 2011.
A renderlo noto questa mattina, durante i lavori dell’Osservatorio sulla qualità dell’aria in ambito urbano, è stata la dottoressa Claudia Tarricone dell’ARPA.
Stabili invece tutti gli altri indicatori a partire dalle polveri PM10, in lieve calo rispetto all’anno scorso (con la certezza che a dicembre tornerà in media, vista l’aumento di concentrazione nei mesi più freddi), ma che hanno visto un improvviso picco a luglio, dovuto secondo i tecnici ARPA, al gran caldo estivo. Valori in ribasso, quindi, sia per i PM10 che per le polveri PM2,5: i primi si attestano sui 20μ/m³ – sui 40 di valore limite – mentre i secondi attorno ai 12 μ/m³, contro un valore limite di 20.
Da segnalare però il limite giornaliero dei PM10, superato nel corso di quest’anno diverse volte: 7 alla stazione di Piazza Plouves, 8 in quella di via Liconi e 9 volte alla Pépinière, tutti tra gennaio e la primavera con un unico superamento a novembre, la settimana scorsa.
Estremamente bassi risultano poi i valori di alcuni metalli nel PM10 come arsenico, cadmio e piombo, con il nichel (inquinante tipicamente emanato dalle acciaierie) che mostra un trend in evidente calo: 13 ng/m³ riscontrati alla Pépinière contro un valore obiettivo di 20. In linea con lo scorso anno, ma in lieve calo, anche i valori emissivi complessivi della Cogne Acciai Speciali.
E proprio sui rilevamenti alla CAS punta l’attenzione Alessandra Piccioni, Presidente di Legambiente Valle d’Aosta, che torna a chiedere l’individuazione di una zona più consona per leggere i dati dell’acciaieria che non quella della Pépinière.
Tornano a scendere, dopo i preoccupanti picchi dell’anno scorso, anche i valori dei metalli riscontrati nell’insalata degli orti comunali, soprattutto per quelli di via Carabel: “A seguito dei dati elevati di cobalto allora individuati nell’insalata – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Delio Donzel – ci furono interventi bonifica da parte dell’amministrazione in via Carabel, ed il miglioramento è dovuto a questa iniziativa”.
A chiedere conto dei valori derivanti dall’incendio alla Cogne di mercoledì scorso è invece Carola Carpinello, consigliera comunale de L’Altra Valle d’Aosta, alla quale risponde a stretto giro Giovanni Agnesod, direttore ARPA: “L’evento si è notato subito, e c’è stato un innalzamento immediato, di notte, della concentrazione di biossido di zolfo in Piazza Plouves, un inquinante gassoso legato alla combustione immediatamente sceso poco dopo. Un valore comunque non preoccupante”.
Soddisfatto, infine, l’assessore regionale all’Ambiente Luca Bianchi: “Questi incontri sulla qualità dell’aria di Aosta vanno allargati e visti su tutto il territorio della Plaine. L’amministrazione regionale ha riattivato il Piano Aria, elemento importante per il prossimo futuro. Abbiamo un territorio che ha un’acciaieria al suo centro, ma si sta andando nella giusta direzione nonostante tutte le problematiche del caso”.
Gli interventi del Comune di Aosta, dalla ciclabile all’aumento delle tariffe dei parcheggi su strada
E prosegue anche il lavoro del Comune di Aosta per limitare l’uso degli automezzi nel centro storico: “Con l’anno nuovo – ha spiegato l’assessore con delega alla Mobilità Andrea Edoardo Paron – daremo il via al progetto di implementazione della rete ciclabile, grazie ad un cospicuo finanziamento europeo di 5 milioni di euro. Nel frattempo l’obiettivo è sempre quello di fluidificare la viabilità all’interno della città e l’intenzione è quello di farlo intervenendo in maniera più energica per la sosta su strada aumentando la tariffazione rispetto ai parcheggi in struttura nelle aree più centrali, iniziare ad eliminare alcuni stalli a pagamento e pensare a migliorare la pedonabilità”.
Verranno inoltre aggiunte due postazioni alle undici colonnine di ricarica per auto elettriche presenti in città, collegate al progetto Cityporto. Le due nuove colonnine saranno ad utilizzo pubblico e non esclusivamente appannaggio dell’amministrazione.
Problemi che però potrebbero presto aumentare vertiginosamente: “Il Comune ha tutto questo piano per favorire la mobilità pedonale in città – si chiede Carpinello – ma bisogna capire cosa fare quando chiuderà la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier. Dal 13 dicembre ci saranno circa 350 persone in più che arriveranno ad Aosta con mezzi diversi da treno”.