La proposta di una legge per “Aosta capitale dell’autonomia”, giunta nel Consiglio regionale di inizio dicembre, è sbarcata anche in Consiglio comunale ad Aosta, con una mozione congiunta delle minoranze in cui si chiedeva “come il capoluogo gioca la sua partita per il suo futuro” e auspicava “un coinvolgimento dell’amministrazione comunale nelle decisioni, altrimenti, come sempre, eseguiamo qui quello che vogliono altri”. “Aosta ha bisogno di una nuova esperienza come la
legge ‘Aosta capoluogo’, che riconosca il suo ruolo e che dia maggiori risorse per progetti il più possibile condivisi”.
Il sindaco Bruno Giordano ha risposto che “per la prima volta in 65 anni di autonomia, la Regione approva un progetto che valorizza Aosta, con un aumento delle risorse a disposizione. Alla minoranza non va giù che si sia concretizzato in così poco tempo quello che si riteneva solo uno slogan elettorale”. Il dibattito si è acceso, e la replica di Carlo Curtaz (Alpe) non si è fatta attendere: “Approvare un ordine del giorno in Regione apre un iter legislativo, non lo conclude. Per il momento, non si è concretizzato nulla, e non è certo un risultato epocale come dice il sindaco. Chiediamo che i progetti siano discussi prima, non subiti dalla città, e credo che tutto il Consiglio voglia la stessa cosa”.
La maggioranza ha fatto sponda al sindaco: “La concertazione c’è già, il rapporto con la Regione è maturato rispetto al passato”, ha detto Flavio Serra (Stella Alpina). “All’opposizione brucia che questa maggioranza sia riuscita ad ottenere risultati epocali”, ha aggiunto Salvatore Luberto (Fédération Autonomiste)”. Anche Giordano ha replicato a Curtaz: “Il sindaco non va in giro con il cappello in mano, ma agisce con atti concreti. La maggioranza comunale ha lavorato con tenacia per arrivare ad un risultato che riconosca il ruolo di Aosta nel contesto regionale. Solo per fare un esempio, è a carico di questa amministrazione il costo per la gestione del tribunale, 400 mila euro che non dovrebbero essere a carico del solo capoluogo”.
“Finalmente si investe in modo sistemico su città capoluogo – ha aggiunto Giordano -. Non dobbiamo confondere la nuova legge con quella del 1992, che ha dato denari alla città per la sua riqualificazione, sulla base di progetti che hanno ingenerato nel tempo un aumento importante dei costi di gestione che hanno ingessato il bilancio. La concertazione arriverà al momento opportuno, perché stiamo facendo tutto alla luce del sole”. La mozione è stata respinta.