Richiesta di dimissioni a Fosson, Rete civica: “una provocazione”

Il movimento risponde alla mozione depositata da dieci consiglieri di minoranza che chiede al Presidente un passo indietro: "Lo strumento previsto, se si vuole cambiare una Giunta, è la mozione di sfiducia costruttiva. Se si vuole invece andare al voto anticipato, senza aver risolto niente, servono ben più di dieci firme”.
Rete Civica, i consiglieri regionali Chiara Minelli e Alberto Bertin. Al centro il consigliere comunale di Aosta Loris Sartore
Politica

“La recente presentazione da parte di dieci consiglieri di minoranza di una mozione con l’invito al Presidente della Giunta a rassegnare le dimissioni costituisce una provocazione nei confronti non solo della persona del Presidente Fosson, ma di tutta l’azione politica ed amministrativa che si sta conducendo”.

A scriverlo è Rete civica, che oltre a criticare il “metodo”, fa critica anche nel “merito” della richiesta di dimissioni a Fosson: “Lo strumento previsto, se si vuole cambiare una Giunta, è la mozione di sfiducia costruttiva, non l’invito alle dimissioni del Presidente senza indicare l’alternativa di governo che si vuole proporre. Se si vuole invece andare al voto anticipato, senza aver risolto niente, servono ben più di dieci firme”.

“L’obiettivo è evidente – scrive ancora Rete civica –: creare l’ennesima situazione d’incertezza in un momento delicato, in cui si deve provvedere all’approvazione del Documento di Economia e Finanza della Regione, del Bilancio di Previsione 2020-2022 e si è entrati nel vivo della discussione per una riforma istituzionale che dia reale potere di scelta ai cittadini, stabilità di governo ed impedisca i continui ribaltoni a cui abbiamo assistito in questi anni”.

Poi Rete civica rivendica la sua scelta di aver “sottoscritto un accordo con 17 consiglieri del polo autonomista per realizzare punti programmatici di rilevante interesse per l’intera comunità valdostana”.

“Nei primi quattro mesi – si legge nella nota – alcuni risultati positivi sono stati raggiunti. È la strada che Rete Civica intende proseguire. Tutte le altre ipotesi sono gossip e fantasie con il solo scopo di far perdere tempo alla Valle d’Aosta, al Consiglio Regionale e ai cittadini”.

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