Gli autonomisti provano a ripartire dopo la batosta delle ultime elezioni regionali. Il fronte autonomista, progressista, più volte richiamato nelle dichiarazioni post voto, inizia a muovere i primi passi.
Arriva oggi l'annuncio della nascita del Comitato “Autonomie 4.0” che vede come portavoce il notaio Giampaolo Marcoz e che conta fra promotori: Corrado Binel, il Coordinatore di Mouv Mauro Caniggia Nicolotti, Xavier Cesal, Osvaldo Chabod, Gianni Champion, la consigliera comunale Uv Sara Favre, Giovanni Girardini, il sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses Corrado Jordan, il segretario di Stella Alpina Carlo Marzi, il sindaco di Hone Alex Micheletto, l'ex presidente di Alpe Alexis Vallet e Elena Vesan.
"Nelle ultime settimane si è formato un Comitato trasversale e innovativo, spinto dalla consapevolezza della necessità di un nuovo momento di analisi, di approfondimento, di riflessione e di azione condivisa sull’essenza e sul significato dell’Autonomia speciale valdostana" spiegano i promotori in una nota.
Il comitato, che non vuole essere un nuovo movimento né un partito, nasce con l'obiettivo "di rilanciare un confronto politico ampio che permetta di rappresentare in chiave moderna il sentire autonomista valdostano".
Avrà il compito di elaborare "un documento politico innovativo che raccolga le conclusioni dell’analisi svolta e che possa rappresentare un punto di partenza dell’azione politica futura del mondo autonomista".
L'iniziativa è aperta a tutti i cittadini che "condividono scopi e principi, comprese le forze politiche che vi si riconosceranno".
Per il Comitato servono risposte nuove che "devono coinvolgere i valdostani in una profonda e sincera analisi della loro società attuale e futura e del fondamentale impatto sulla vita di ogni cittadino che deve avere la nostra autonomia speciale intesa quale strumento concreto per affrontare la vita di tutti i giorni e che dovrà fare da base di azione per le forze politiche".