Dopo il “no” di Stella Alpina, il percorso della riforma elettorale è tutto in salita. Se oramai è pressoché impossibile l’arrivo dell’articolato, elaborato dalla sottocommissione, in Consiglio regionale prima della fine di novembre, diventa complicato anche un voto di commissione nei termini imposti da Rete Civica.
Il Comité dell’Uv, convocato ieri, ha deciso di dare più tempo alla commissione incaricata di esaminare la proposta di legge, ribadendo di non voler sottostare ai diktat imposti. “Il movimento non ha una posizione preconcetta, il Comitato ha chiesto alla commissione politica di lavorare all’elaborazione di una proposta di legge alternativa che possa assicurare la governabilità, senza però necessariamente prevedere l’elezione diretta del presidente”.
La volontà è inoltre di portare la discussione sulla riforma anche in seno al Congresso convocato a Gressan per il 30 di novembre.
All’interno dello stesso gruppo consiliare del Leone Rampante sembra al momento non esserci una posizione unanime sul testo.
Martedì 19 novembre la I Commissione, al cui interno siedono gli unionisti Joel Farcoz e Flavio Peinetti, tornerà a riunirsi per l’esame della proposta.