“Ristori immediati da assegnare al personale non assunto del comparto, che in questo momento rappresenta una delle fasce più deboli della popolazione, e alle attività turistico-ricettive e commerciali, in maniera commisurata ai minori introiti.” E’ una delle proposte che ieri una delegazione di Sindaci dei Comuni turistici della Valle d’Aosta, accompagnata dal senatore valdostano Albert Lanièce, ha sottoposto a Roma al Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.
In rappresentanza di tutti i colleghi, è positiva la valutazione di Michel Martinet, sindaco di Gressan, e di Alex Brunod, sindaco di Ayas, dopo l’incontro con il Ministro, che ha ascoltato con attenzione le criticità segnalate e le richieste di ristori e investimenti. Le istanze presentate sono state condivise da tutte le Amministrazioni locali che vivono dell’industria dell’accoglienza, producendo una ricchezza di cui beneficia l’intero territorio: il comparto turistico in Valle d’Aosta rappresenta infatti il 22% del PiL locale, e deve essere adeguatamente promosso e valorizzato.
Per i Sindaci, a causa delle restrizioni anti-Covid, proprio la Valle d’Aosta è la Regione più penalizzata dal punto di vista turistico.
Il ministro Garavaglia ha sottolineato che i fondi attualmente stanziati rappresentano solo una prima tranche e altri fondi saranno messi a disposizione.
Altre richieste riguardano “risorse che devono essere assicurate per i mancati incassi anche alle società di impianti di risalita, ai contraenti di mutui e agli stessi Comuni turistici, per le mancate entrate dalle imposte locali (parcheggi e imposta di soggiorno tra tutti). Alla Regione devono inoltre essere assicurati ristori per i minori introiti di Irpef, Irap, autostrade e trafori.”
Sotto il profilo degli investimenti, per i Sindaci dei Comuni turistici valdostani “è necessario destinare una cospicua parte dei fondi europei per il sostegno alla montagna, ad esempio includendo funivie e telecabine tra gli interventi di mobilità sostenibile, ai quali destinare agevolazioni e bonus, e consentendo ai privati di compartecipare alla gestione degli impianti di risalita”.
Un altro capitolo deve riguardare i trasporti e le misure specifiche per favorire la mobilità.
Fra le proposte articolate, vi sono anche la richiesta di estensione del SismaBonus e dell’EcoBonus 110% agli interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici delle aree montane, la fornitura ai Comuni montani delle possibilità e degli strumenti per dotarsi di infrastrutture per la distribuzione della banda larga alla popolazione; la destinazione di una parte dell’extra gettito Imu e dell’Imu relativo agli immobili di categoria catastale D ai Comuni valdostani, per un periodo di 10 anni; l’esclusione delle società degli impianti a fune a partecipazione pubblica dall’applicazione della “Legge Madia”.
