Dopo le polemiche di ieri, è entrata nel vivo in II Commissione l’analisi dei 78 emendamenti alle leggi di bilancio. Protagonista della mattinata il Governo regionale, con l’Assessore Mauro Baccega arrivato per illustrare un emendamento al Defr sulla sperimentazione del “fattore famiglia” nei servizi alla prima infanzia, ma soprattutto con la lunga audizione del Presidente e Assessore al Bilancio Renzo Testolin.
Dopo due ore circa di confronto, all’uscita dalla Commissione Testolin si toglie qualche sassolino dalle scarpe. A cominciare dalle ragioni delle sua assenza di ieri, denunciata a gran voce dalla minoranza.
“Le grandi polemiche nascono sempre da piccoli inconvenienti, ma anche dalla voglia di fare polemica. Quando vengono prese a pretesto degli inconvenienti o delle mancate programmazioni per accusare qualcuno non sta molto bene, non è onesto nei confronti di chi sta lavorando” risponde alle accuse il Presidente e Assessore.
Anche sugli emendamenti presentati, Testolin ci tiene a mettere i puntini sulle “i”.”Sono gli stessi 29 presentati in aula il 27 di dicembre. Ora in totale sono 36 perché sono subentrati dei nuovi emendamenti derivanti anche dall’approvazione del bilancio dello Stato, che ha permesso ad esempio alla Valle d’Aosta di introitare ulteriori 5 milioni di euro per i prossimi tre anni, oggetto di ulteriori tre emendamenti a favore dei comuni”. Modifiche in ogni caso “marginali”, almeno dal punto di vista finanziario perché “incidono per alcuni milioni su un bilancio da un miliardo complessivo”. Numeri che portano a dire a Testolin che: “il bilancio non è stato stravolto”.
Nulla di nuovo, quindi, ad eccezione delle proposte arrivate da una parte della maggioranza. E’ il caso dell’emendamento sui mutui Finaosta. “Sarà oggetto di dibattito e confronto perché ci sono degli aspetti che possono essere positivi, ma altri che vanno analizzati molto bene. La richiesta in primis del governo è di poterla valutare con più tempo“. Tempo che l’Assessore individua i 4/5 mesi, necessari a definire la delibera attuativa. “Non è in discussione il ruolo di Finaosta nella gestione dei fondi di rotazione.” precisa poi Testolin “Il discorso tasse è molto altalenante e aleatorio, non si più prevedere oggi per domani, va bene un affiancamento, ma bisogna definire nel dettaglio le possibilità a beneficio e garanzia della Valle d’Aosta”.
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A lla buonora in valle lo sanno anche le pietre che Finaosta è un altro
potere politico