Saint-Marcel, una carrozzina elettrica 4×4 per aprire ai disabili le miniere di Servette

Sono previsti altri progetti, sia sulla disabilità, sia sulla mobilità sostenibile, come un'auto elettrica per accompagnare i disabili al sito minerario, partnership con l'Enel, una nuova stazione di ricarica veloce e una modifica al piano regolatore.
la Mercedes elettrica dell'Enel sulle strade di Saint-Marcel
Politica, Società

Una carrozzina elettrica, 4×4, adatta a percorrere i ripidi sentieri con terra e sassi che salgono verso le gallerie visitabili della miniera di Servette. Il Comune di Saint-Marcel ha ottenuto dall'Unione europea un finanziamento per dotarsi del mezzo e dare così alle persone con disabilità la possibilità di visitare il sito in località Seissogne.

“Questo denaro ci arriverà nell'ambito di un progetto europeo, un Alcotra chiamato Mines en Montagne, in cui sono coinvolti partner francesi e, per la Valle d'Aosta, anche Cogne, Brusson e il nostro Comune – spiega Laurent Blanc, assessore all'Ambiente di Saint-Marcel – in tutto sono 60 mila euro, con i quali noi abbiamo scelto di acquistare la carrozzina 4×4, un'auto elettrica adatta a portare disabili e installeremo una tettoia fotovoltaica per la ricarica nel piazzale del Comune”.

Oltre a questa iniziativa, Blanc parla di altre scelte fatte con lo scopo di spingere i cittadini alla mobilità elettrica. È il caso di alcuni accordi raggiunti con Enel, sulle migliorie previste al progetto di riconversione a led dell'illuminazione del paese. “Enel si è offeta di realizzare gratuitamente una stazione di ricarica per i mezzi elettrici veloce e multivendor – spiega l'assessore – sempre nel piazzale di fronte al municipio”.

Inoltre sono previste alcune partership con l'azienda, come quella che oggi ha visto anche una Mercedes elettrica percorrere la prova speciale di Saint-Marcel del Rally des Alpes: “Questo vuole essere un modo per far vedere che i mezzi elettrici possono essere anche qualcosa di più di una macchinetta per gli spostamenti”, sostiene Blanc.

Un'ultima ipotesi potrebbe essere quella di inserire nel piano regolatore l'obbligo, durante la costruzione di un'abitazione, di predisporre già un tubo per poter avere un domani la possibilità di installare un impianto di ricarica per mezzi elettrici: “Si tratta di un semplice segnale che richiede una spesa di meno di due euro – spiega l'assessore – ma potrebbe essere importante visto che sembra che la mobilità del futuro ormai riguardi particolarmente questo tipo di veicoli”.

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