Saint-Vincent, manca il numero legale, il Consiglio si blocca per mezz’ora

La minoranza esce dall'aula, lasciando la maggioranza con solo otto elementi presenti. Richiamato in extremis il consigliere Marco Fortis, per approvare una modifica alla convenzione con l'Unité Mont-Cervin sugli asili nido.
Saint-Vincent
Politica

La maggioranza contava già tre assenze, dei consiglieri Antonella Lucchese, Stefano Lovato e Serena Vitale. "Ad un certo punto è andato via anche Marco Fortis – racconta il consigliere d'opposizione Ruggero Meneghetti – perciò quando abbiamo finito le nostre iniziative abbiamo deciso di abbandonare l'aula". L'assemblea si è così trovata con otto componenti, uno in meno del numero legale, e la maggioranza ha dovuto richiamare Fortis per approvare l'unica delibera all'ordine del giorno, una modifica alla convenzione con l'Unité Mont-Cervin sulla gestione associata degli asili nido.

"Abbiamo voluto rimarcare che i numeri contano", commenta il capogruppo di minoranza Massimo Martini. Il sindaco Mario Borgio minimizza sull'accaduto: "Il regolamento del Consiglio comunale dà 15 minuti per ricomporre il numero legale prima di chiudere il Consiglio – afferma – il tempo di richiamare il consigliere uscito e abbiamo potuto approvare la delibera".

Il documento è passato con il voto negativo della minoranza, che nel frattempo era rientrata in aula. Il gruppo di "Union Valdôtaine, Stella Alpina e Indipendenti" si è detto contrario allo stanziamento di 19 mila euro per gli asili alla Mont-Cervin: "Il nido del Crétier-Joris di Saint-Vincent prevede una convenzione a parte senza oneri a carico dell’Unité – sostiene l'opposizione – e quindi è evidente che il suddetto stanziamento vada a finanziare soltanto nidi degli altri comuni".

Borgio ricorda invece che da quest'anno anche l'asilo della fondazione Crétier-Joris lavora in convenzione con l'Unité: "Ora tutti gli asili, compreso il nostro di gestione privata, per prendere i contributi regionali devono fare in questo modo e saranno le Unité a gestire questo aspetto".

Tra le iniziative della minoranza, c'è stata la richiesta di chiarimenti a proposito della possibilità che siano ospitati dei migranti nell'ex hotel Miramonti: "È circolata la voce in paese per via di lavori in corso sull'edificio – spiega Martini – senza voler cavalcare la questione abbiamo chiesto informazioni". Borgio ha replicato che "contattando la presidenza della Giunta regionale, non c'è nessuna notizia di migranti a Saint-Vincent e i lavori sull'ex albergo sono semplici manutenzioni su un edificio fatiscente".

La minoranza ha poi chiesto, con una mozione, di rimborsare l'Imu pagato su alcune aree che erano edificabili prima che l'ultima variante al piano regolatore le ha rese inedificabili: "Chiediamo che la parte non incamerata dalla Stato sia ridistribuita – spiega Martini – o almeno detratta".

La maggioranza ha bocciato l'iniziativa: "Si tratta di terreni resi inedificabili per problemi di frane e alluvioni, richieste della Regione o addirittura degli stessi proprietari per non pagare più l'Imu – spiega Borgio – le tasse poi si pagano sulle cose che si hanno sul momento e inoltre in alcuni casi è venuto fuori questo discorso perché la nostra amministrazione è la prima che si è impuntata a far pagare".

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