"Nessun dubbio sul fatto che il Presidente dell'ARRS sia titolato a sottoscrivere i contratti con le OO.SS., come dichiarato dal SAVT ieri, ma ciò che si dimentica di dire è che lo fa in nome e per conto del Comitato direttivo che assume le proprie decisioni deliberando a maggioranza: le disposizioni normative, infatti, non hanno mai attribuito all'ARRS le caratteristiche di organismo monocratico, ma, al contrario di organismo collegiale che, democraticamente, agisce a maggioranza". Continua così il botta e risposta tra il SAVT da una parte e CGIL CIL e UIL dall'altra. Il tema del contendere è sempre lo stesso: secondo i sindacati il Comitato direttivo dell'Agenzia regionale per le relazioni sindacali (Arss), incaricato di definire con le parti sociali il contratto collettivo regionale di lavoro, asrebbe illegittimo o meglio, a essere illegittima è la nomina, dell'ottobre scorso, dei suoi cinque componenti: Giulia Pasi e Alessandra Morandini.
Secondo SAVT non sarebbe così. "E' corretto anche affermare – rispondono Cgil Cil e Uil – che la legge prevede che la Regione e il CPEL facciano le loro scelte sui componenti dell'ARRS in piena autonomia, ma devono farlo nel rispetto della medesima legge. E se dubbio esiste sul rispetto della legge, è preciso dovere di ogni organizzazione sindacale, soprattutto se confederale, farlo rilevare, a maggior ragione se da quel dubbio può derivare una delegittimazione dei tavoli contrattuali".