Slitta la nomina del Presidente della I Commissione. Alpe e M5S: “Brutta figura della maggioranza”

Dopo il rinvio dell'elezione del Presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto, slitta anche l'elezione del Presidente della I Commissione consiliare.
Politica

Continua la lotta in maggioranza per le poche poltrone libere rimaste. E così dopo il rinvio dell’elezione del Presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto, slitta anche l’elezione del Presidente della I Commissione consiliare, incarico precedentemente ricoperto da Joel Farcoz, da poco nominato vicepresidente del Consiglio regionale. Sulla vicenda intervengono in una nota il Movimento 5 Stelle e Alpe. "La convocazione è stata spedita all’ultimo minuto, peraltro all’insaputa del Vicepresidente, come lui stesso ha fatto rilevare – evidenzia il Consigliere Cognetta-. Una riunione, quella di oggi, da cui avrebbe dovuto uscire il nome del nuovo Presidente; invece, dopo venti minuti di attesa e discussioni a porte chiuse da parte della maggioranza, ci è stato comunicato il rinvio". spiega il consigliere grillino. 

"Capisco che chi doveva essere nominato volesse avere un mese in più di paga – aggiunge Cognetta -, ma suggerisco alla maggioranza di evitare figure del genere. Gli straccivendoli si sarebbero comportati meglio."

Picchia duro anche Patrizia Morelli di Alpe. "Siamo andati in prima Commissione quest’oggi con l’intenzione di esprimere il nostro dissenso rispetto alla convocazione urgente fatta unicamente per la votazione del Presidente in sostituzione del dimissionario Joël Farcoz – evidenzia la Consigliera Morelli -. Ci pareva immotivato e totalmente inopportuno, perché penalizzante per le casse regionali, nominare un nuovo Presidente prima della pausa estiva, periodo nel quale le Commissioni non vengono convocate."

"Invece – conclude la Consigliera Patrizia Morelli, non abbiamo avuto bisogno di sollevare la questione, avendo la realtà superato la fantasia. All’interno della maggioranza sono infatti emerse tutte le difficoltà di dialogo delle diverse componenti, i veti incrociati e la conciliazione dei diversi appetiti, piccoli e grandi. Dopo il triste spettacolo dato in Consiglio regionale sulla presidenza della Commissione speciale per le riforme, risoltasi con un nulla di fatto, oggi viene nuovamente dimostrato come l’allargamento della maggioranza, più che rinforzare la politica, la indebolisca ulteriormente."

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