Stella Alpina, la riforma delle Elezioni comunali si discuta in Consiglio Valle

Dopo sei mesi dalla proposta dei Sindaci, e con le Amministrative ormai dietro l'angolo, l'Edelweiss chiede che la questione arrivi in aula. Stella Alpina che, nel frattempo, pensa al congresso e va avanti con il progetto di Federazione tra Autonomisti.
Carlo Marzi
Politica

A sei mesi di distanza dalla proposta arrivata dal Cpel di riformare il sistema delle Elezioni amministrative – che nel 2020 coinvolgeranno 68 comuni su 74 in Valle – la Stella Alpina chiede che la questione venga portata in Consiglio Valle.

In una nota l’Edelweiss, infatti, scrive: “Oggi la Segreteria Politica Regionale della Stella Alpina ha affrontato le problematiche che stanno vivendo i territori e i loro abitanti anche in vista delle prossime Elezioni comunali. Tra i vari argomenti trattati si è nuovamente affrontata la Riforma elettorale proposta dai Sindaci a marzo”.

Proposta che si basava su alcuni “capisaldi”, tra i quali il ritorno all’elezione diretta di Sindaco e Vice per i Comuni sotto i 1.000 abitanti, la revisione del numero dei consiglieri comunali per i piccoli Comuni, la possibilità per i Sindaci giunti al terzo mandato di ricandidarsi – ricoprendo in giunta la carica di assessore – e l’eliminare la preferenza di genere e l’obbligo di rappresentanza di genere nelle giunte comunali.

“La Segreteria ritiene, dopo 6 mesi di attesa – scrivono ancora dai lidi “stelluti” -, che la proposta, sensata, arrivata dal territorio tramite i Sindaci sia discussa, al più presto, nell’aula del Consiglio regionale”.

Il congresso in vista

Stella Alpina che, nel frattempo, sta anche immaginando di tornare a congresso, dopo quello che nel 2016 elesse Carlo Marzi alla carica di Segretario.

A confermarlo è lo stesso Assessore alle Finanze di Aosta: “Abbiamo già discusso, e sicuramente presto andremo a congresso. Resta solo da definire una data, ma la decisione è quella di andare a riunirci”.

Riunione che potrebbe anche essere lo spunto per la “novità” di queste ultime stagioni politiche, la famosa “Casa comune degli Autonomisti”, o Federazione che dir si voglia che nel pre e post Europee vede le fitte trame – tra tentativi di fusione e veti incrociati – tra Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Stella Alpina.

Federazione degli Autonomisti, il progetto va avanti

Stella che, tra dichiarazioni e comunicati vari, rompe il silenzio, forse anche figlio dell’essere l’unico tra i movimenti in trattativa fondamentalmente fuori dal “panunionismo” – la derivazione diretta da diramazioni Uv – che accomuna gli altri.

“L’obiettivo della Federazione va avanti – spiega ancora Marzi -, un obiettivo pensato proprio perché ognuna delle componente mantenga le sue caratteristiche e la sua identità. Poi se altri movimenti volessero fondersi tra loro la sostanza non cambia ed il progetto va avanti”.

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