Anche il Codacons Valle d’Aosta interviene sulla spinosa questione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra regione, e lo fa schierandosi dalla parte dei cittadini che hanno firmato la petizione per il referendum.
“Siamo preoccupati – fanno sapere dall’associazione con una nota – per le scelte effettuate dall’Amministrazione Regionale, che a nostro avviso ha sbagliato approccio. Era indispensabile un confronto aperto e partecipato di tutti i soggetti coinvolti, mentre non è stato dato avvio ad alcun processo partecipativo. Le scelte adottate nell’ultimo quinquennio rischiano di avere ripercussioni sulle bollette future”.
Il Codacons non ha risparmiato poi un commento sul ricorso presentato da Asso Consum, associazione non riconosciuta, fino ad oggi, a livello regionale: “La scelta di rivolgersi al Tar sul quesito referendario appare avulsa e fuori contesto, anche perché il quesito risulta regolarmente ammesso dagli esperti costituzionalisti nominati dalla Presidenza del Consiglio Regionale. Riteniamo fortemente auspicabile il rigetto da parte del Tar dell’impugnativa, e la contrasterà in tutti i modi possibili”.