Dieci impegni concreti per la trasparenza e la legalità: è quanto chiedono ai candidati alle elezioni regionali del 28 settembre Avviso Pubblico, Federconsumatori e Libera Valle d’Aosta. L’obiettivo è inserire nei programmi la prevenzione e il contrasto a mafie, corruzione ed evasione fiscale, promuovere iniziative dedicate e rendere pubblici i finanziamenti e l’uso delle risorse di campagna. Tra le richieste anche l’istituzione di un assessorato competente e l’impegno della Regione a costituirsi parte civile nei processi per reati di mafia e corruzione.
“L’inchiesta Geenna ha dimostrato l’esistenza di una locale di ’ndrangheta in Valle d’Aosta: serve massima attenzione”, scrivono le associazioni. Ai candidati viene inoltre chiesto di attivare monitoraggi sulle infiltrazioni, proporre un codice di autoregolamentazione per i consiglieri regionali, finanziare la formazione del personale regionale e comunale, favorire il riuso sociale dei beni confiscati e mantenere invariata la legge regionale 14/2015 (insieme alla 11/2010) sul gioco d’azzardo.
“Il primo argine contro mafie e corruzione è dichiarare pubblicamente da che parte si sta”, afferma il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà. “Auspichiamo un’adesione ampia e trasversale: la legalità non ha colore politico”, aggiungono i referenti di Libera Valle d’Aosta, Fabrizio Bal e Veronica Ruberti.
I candidati che condividono l’appello possono sottoscriverlo inviandolo a liberavda@gmail.com.
APPELLO ALLE CANDIDATE E AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI DELLA VALLE D’AOSTA
L’inchiesta Geenna ha dimostrato in maniera inequivocabile la presenza della ‘ ndrangheta in Valle d’Aosta. Questo fatto richiede con forza a tutte le cittadine e tutti i cittadini il dovere di prestare attenzione al radicamento della criminalità organizzata rinnegando gesti e comportamenti rischiosi e dubbi.
La politica, intesa come servizio, deve essere autorevole, credibile e responsabile agli occhi dei/delle cittadini/e. Deve sapere analizzare i problemi e proporre delle soluzioni concrete. Chi si candida a ricoprire un ruolo politico, anche a livello regionale, deve essere non solo una persona di specchiata onestà, ma anche competente e responsabile. Le mafie e la corruzione sono minacce attuali, reali e concrete che attentano il benessere, la sicurezza e lo sviluppo democratico, civile, economico e sociale locale
e nazionale. Per questo motivo, sottoscrivendo questo appello il candidato o la candidatasi impegna a:
1) inserire tra i punti qualificanti del programma elettorale il tema della prevenzione e del contrasto alle mafie, alla corruzione e all’ evasione/elusione fiscale e di organizzare delle iniziative specifiche su questi temi finalizzati a promuovere la cultura della trasparenza, della partecipazione civica e della cittadinanza responsabile. Praticare un comportamento consono al ruolo politico, rapportandosi con gli altri/le altre candidati/e e con i/le cittadini/e nel rispetto della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;
2) rendere pubblici su un sito internet, nei social network e con qualsiasi altro mezzo di comunicazione, i finanziamenti ricevuti a sostegno della campagna elettorale e le modalità di impiego del denaro raccolto. Impegnarsi a rispettare i vincoli di legge che fissano un tetto massimo di spesa per la campagna elettorale;
3) istituire un assessorato, o una delega specifica, sui temi oggetto di questo appello, adoperandosi affinché sia attivata anche una voce specifica nel bilancio regionale e sia prevista la costituzione di parte civile del Comune e della Regione in processi afferenti i reati di mafia e corruzione;
4) dare seguito con l’obiettivo di promuovere la conoscenza, il monitoraggio e lo scambio di informazioni sulle infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale e produttivo della Valle d’Aosta, nonché il promuovere la cultura della legalità sul territorio regionale, in ottemperanza alla LR 1/2022, all’ attività dell’Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso;
5) proporre la redazione e l’approvazione di un codice di autoregolamentazione dei consiglieri/delle consigliere regionali, in materia di legalità e trasparenza, prendendo spunto dalla Carta di Avviso Pubblico, considerata buona pratica dalla Commissione Europea;
6) fare in modo che siano finanziati programmi di formazione del personale dipendente della Regione e dei Comuni del territorio, nonché progetti di promozione della cultura della cittadinanza attiva e responsabile dedicati ai/alle giovani, studenti/ esse e non.
7) far attivare strumenti di collaborazione tra la Regione e le istituzioni preposte a prevenire e a contrastare mafie, corruzione, evasione/elusione fiscale, delitti contro l’ambiente, usura e riciclaggio di denaro di provenienza illecita;
8) fare in modo che la Regione si impegni in politiche pubbliche per favorire il riutilizzo sociale dei beni confiscati presenti sul territorio, attraverso programmi specifici e pratiche di partecipazione democratica per la comunità; fare in modo che la Regione rispetti gli obblighi di trasparenza previsti dal Codice Antimafia;
9) fare in modo che la Regione si impegni a valutare in modo trasparente, e nel rispetto della normativa vigente, la costruzione e il finanziamento di opere pubbliche tenendo conto dell’impatto ambientale che non può essere lesivo dell’ambiente stesso;
10) impegnare la Regione a non modificare, in senso più ampio e tollerante, la legge regionale n.14 del 15 giugno 2015, che insieme alla legge n.11 del 29 marzo 2010, regola la prevenzione, il contrasto e il trattamento della dipendenza da gioco d’ azzardo.
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Appello alle candidate e AI candidati Elezioni REGIONALI 2025