Trasporti pubblici gratuiti per i profughi ucraini, i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale presenti in Valle d’Aosta. Con 20 voti a favore e 15 astensioni (Lega VdA, PlA, FI), il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge.
Bocciati gli emendamenti presentati dal capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin che mirava ad eliminare dai destinatari della gratuità i richiedenti asilo. “I richiedenti asilo, invece, sono inseriti nel circuito di accoglienza (reti SAI e CAS) e il Manuale operativo del sistema di ospitalità prevede espressamente che i servizi e i relativi costi dei trasporti pubblici siano posti in capo ai gestori dei centri” ha spiegato Manfrin.
Il secondo emendamento riguardante i titolari di protezione internazionale, prevedeva l’inserimento fra i requisiti della residenza in Valle d’Aosta.
Annunciando l’astensione della maggioranza sui due emendamenti, il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha replicato che i 60 centesimi al giorno per i trasporti, previsti per i richiedenti asilo “non sono però sufficienti per gli spostamenti in Valle d’Aosta da una vallata all’altra”.
Il testo di legge prevede, inoltre, la modifica alla norma regionale 42/1994 per sopperire alla carenza di autisti di autoveicoli fino a un massimo di nove posti, che si registra ormai da anni nel settore. L’articolato prevede di consentire l’iscrizione di diritto ai dipendenti delle imprese autorizzate ai sensi della legge n. 17/2005, purché in possesso della patente B, che siano stati assunti con il profilo di autista e all’esito di un percorso formativo di almeno otto ore.