Tumore al seno, nasce in Valle la Breast Unit. In autunno nuovo programma di screening

L'azienda Usl ha formalizzato un modello organizzativo da tempo operante al Parini. Le breast unit, previste da normative europee, sono centri certificati. Fosson annuncia l'arrivo di un nuovo programma di screening mammario, personalizzato.
Politica

Ogni anno in Valle d’Aosta sono 130/140 ogni 100.000 abitanti i nuovi casi di tumore al seno. All’ospedale Parini di Aosta le donne colpite da neoplasia mammaria hanno da tempo a disposizione  –  il primo laboratorio di senologia risale agli anni Ottanta – un’équipe dedicata che coinvolge diverse professionalità sanitarie ma anche le associazioni del volontariato. Nelle scorse settimane il team sanitario che si prende carico delle donne nell’ottica di un approccio multidisciplinare nella diagnosi, cura e reinserimento delle pazienti ha trovato una propria formalizzazione con la nascita della Breast Unit, presentata oggi nel corso di una conferenza stampa. 

"Non è un reparto nuovo, un coniglio che nasce da un cappello ma la formalizzazione di un lavoro che già da tempo svolgiamo in Valle d’Aosta." spiega Fulvia Grasso, coordinatrice della Breast Unit. "In altri posti c’è stato bisogno di fare una delibera perché questa breast unit potesse venire alla luce, qui esisteva già da tempo e la delibera la porta a pieno compimento" sottolinea Massimo Veglio, direttore generale pro tempore dell’Azienda Usl.

La nascita della Breast unit, prevista da indicazioni europee, formalizzata da una delibera dell’azienda Usl, non prevede risorse aggiuntive. "La Breast unit è un centro certificato, per portare avanti i compiti previsti dalle normative abbiamo bisogno – ha spiegato ancora Grasso – di un data manager ma anche di infermieri di senologia, risorse che verranno trovate all’interno dell’azienda."

Secondo i dati forniti oggi l’incidenza del tumore al seno in Valle d’Aosta è in linea con la situazione del Nord Italia. "Assistiamo però – evidenzia Grasso – ad un abbassamento dell’età (30/35 anni) anche se non è ancorca chiaro il motivo". 

Nei prossimi mesi, ha annunciato l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Fosson verrà presentato un nuovo programma di screening mammario. "Si tratta di un programma personalizzato con indicazioni diverse a seconda della familiarità alla patologia" ha sottolinea Fosson.  

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