Se la minoranza in Consiglio regionale ne chiede da tempo la messa in liquidazione, la sezione di controllo della Corte dei Conti consiglia oggi alla Regione di fondere in una nuova società Nuv e Coup, le due partecipate nate rispettivamente con l’obiettivo di sovrintendere ai lavori della nuova università e del nuovo ospedale.
La sezione ricorda come nell’ultimo anno ci sono stati sì dei risparmi legati alle due società ma “verosimilmente correlati a una progressiva riduzione dell’attività” almeno per quanto concerne Coup. Nel 2014 sia Coup che Nuv avevano 4 dipendenti per un costo complessivo rispettivamente di 204.632 e di 193.966 euro.
Nel 2016 Coup ha licenziato un dipendente, con un risparmio di circa il 76% sul costo del personale mentre per Nuv è stato adeguato il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti a quello del 2011 e un ulteriore risparmio deriva dal rinnovo della carica dell’amministratore unico della Nuv, Bruno Milanesio, che, essendo in pensione, non percepirà alcun emolumento.
“Le due società hanno il medesimo regime giuridico e contabile e svolgono, di fatto, attività che, seppure differenziate quanto alle opere da realizzare, presentano palesi analogie quanto alle finalità istituzionali con consequenziale duplicazione di costi e sovrapposizione di apparati amministrativi” ricorda la sezione di controllo.
“Pertanto, appare di tutta evidenza che un’eventuale fusione consentirebbe potenziali contenimenti di spesa e un miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi lavorativi e gestionali”.