Dopo aver invocato solo due settimane fa il ritorno alle urne, a bilancio approvato, Alpe e Uvp inseriscono la retromarcia. Le elezioni non sono più “l’unica via percorribile”. E così dopo aver nominato una commissione politica, incaricata di gestire l’attuale fase di crisi politico-amministrativa, i due movimenti ieri mattina hanno incontrato il Mouvement, dal quale è arrivato un secco “no” ad ipotesi di governi a 18/19.
Un rifiuto che non è piaciuto ad Alpe e Uvp, che in una nota si dichiarano “sconcertati e dispiaciuti dall’atteggiamento dell’Union Valdôtaine che rinuncia ad essere parte attiva nell’analisi e nella formulazione di un’eventuale proposta di soluzione alla crisi, rimanendo in attesa che altri se ne facciano carico”.
Cosa è cambiato nelle ultime due settimane? I due movimenti sottolineando “la compattezza e il ruolo positivo giocato dal gruppo degli eletti in Consiglio ai fini dell’approvazione del bilancio”, spiegano di dover verificare “le conseguenze per i cittadini e le imprese del prolungarsi per mesi dell’ordinaria amministrazione che il ricorso alle urne comporterebbe”. Conseguenze al centro ieri anche di una seduta della Giunta regionale.
La preoccupazione del Governo regionale riguarda “possibili difficoltà legate all’approvazione di provvedimenti per consentire l’avvio” di alcune iniziative come la riduzione dei ticket sanitari; gli interventi di difesa del suolo a valere su fondi nazionali; i contributi locazione attesi da circa 2.200 famiglie; le procedure per l’insediamento di nuove aziende sul territorio regionale; gli interventi in materia di edilizia scolastica, la progettazione Fse e Fesr 2021-2027 e le attività legate alla programmazione 2014-20 in scadenza; i servizi rivolti alle persone con disabilità ma anche le agevolazioni sul trasporto scolastico per gli studenti di medie e superiori e il trasporto per disabili.
Per questo Alpe e Uvp dichiarano oggi di voler affrontare “con lucidità il momento e si fanno scrupolo di esplorare ogni possibilità di soluzione, a patto che sia seria”. Allo stesso tempo annunciano di aver condiviso la decisione del gruppo consiliare di depositare una proposta di legge sull’Election Day, aprendola alla condivisione e alla sottoscrizione degli altri gruppi presenti in Consiglio regionale.