La maggioranza a 17, per definizione – su 35 consiglieri – non esiste. E non può esistere.
Lo dice chiaramente l’Union Valdôtaine Progressiste che, ieri sera, si è confrontata all’interno del suo Conseil des Communautés, come lo ripete il suo presidente Giuliano Morelli: “Il movimento si è espresso – spiega – ed ha stabilito che tenere in piedi una maggioranza a 17, con un appoggio esterno sui temi, non è praticabile né ammissibile. Non siamo lì per mantenere una maggioranza a tutti i costi ma per portare a termine dei dossier importanti e urgenti”.
In altre parole le elezioni anticipate – sulle quali l’Union Valdôtaine, ieri riunitasi in Conseil Fédéral, è un po’ più “freddina” – sono dietro l’angolo. Sia che si trovi un “diciottesimo” o meno: “Se non ci sono condizioni – prosegue Morelli –, quindi se non ci sarà una maggioranza almeno a 18 consiglieri con lo scopo di portare a termine l’azione amministrativa fin qui svolta, quindi ‘a termine’, con i dossier più importanti per la Regione sul tavolo, si tornerà ad elezioni”.
Appuntamento col voto anticipato che Uvp non teme: “Se non ci saranno queste condizioni il Presidente Fosson aprirà la crisi di governo. In ogni caso noi non siamo allergici alle elezioni, anzi, nonostante i pronostici fatti – ed il riferimento è tutto al risultato delle scorse Europee – che non hanno niente a che vedere con l’azione o con le elezioni amministrative”.