Vaccini, il Savt: “Burocrazia scaricata sulle scuole”

L'auspicio del sindacato è quindi che la "parte politica si attivi al più presto per aprire un dialogo costruttivo sulla problematica e recepire il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola".
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Politica

"Sulle scuole è scaricata la burocrazia derivante dalle dichiarazioni vaccinali. Le segreterie scolastiche sono oberate dalla burocrazia ed aggiungere incombenze senza aumentare le risorse pare a noi totalmente illogico". Il Savt è critico sulla legge sull'obbligo vaccinale. Il sindacato si dice "fortemente preoccupato per l'impatto che la legge sull'obbligo vaccinale avrà nelle scuole".

Inoltre il Savt punta i riflettori sulla scelta di non ammettere alla scuola dell'infanzia i bimbi non vaccinati. "Se da una parte il ministro Valeria Fedeli propone l'estensione a 18 anni dell'obbligo scolastico, dall'altro vediamo con desolazione che la scuola dell'infanzia non viene trattata alla stregua degli altri ordini di scuola. È da anni che il SAVT auspica l'obbligatorietà della scuola dell'infanzia almeno nell'ultimo anno (per i bambini di 5 anni) ed, invece, rischiamo di vedere esclusi alcuni piccoli alunni dalle nostre classi".

L'auspicio del sindacato è quindi che la "parte politica si attivi al più presto per aprire un dialogo costruttivo sulla problematica e recepire il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola".

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