VdA Aperta denuncia: per il carcere “poche risorse economiche”

All’indomani della visita organizzata da “Nessuno tocchi Caino”, la formazione politica sottolinea le criticità segnalate dalla senatrice Pirro (M5S), che ha preso parte all’iniziativa. Tra le difficoltà, l’insufficienza degli educatori.
Carcere di Brissogne
Politica

All’indomani della visita al carcere di Brissogne, organizzata dall’associazione “Nessuno tocchi Caino” e tenutasi ieri, venerdì 2 febbraio, Valle d’Aosta aperta sottolinea che “nonostante le finalmente accettabili condizioni igieniche e di vivibilità all’interno della casa circondariale, la Direttrice ha a disposizione poche risorse economiche e si trova a dover operare con un numero insufficiente di educatori per coprire le necessità della struttura e vi è difficoltà ad avviare corsi e attività più strutturate”.

VdA Aperta è stata “subito resa partecipe e informata” dalla senatrice del movimento 5Stelle Elisa Pirro su ciò che la parlamentare ha potuto “verificare durante la visita”, in cui è stata accompagnata dalla direttrice Velia Nobile Mattei. “La difficile situazione delle carceri italiane porta ad affrontare numerose problematiche: dal sovraffollamento alla mancanza di personale, anche medico, dalle strutture fatiscenti alla prevenzione sulla salute fisica e mentale dei detenuti”.

La questione – scrive la formazione politica che raggruppa Area Democratica-Gauche Autonomiste, Adu VdA e MoVimento 5Stelle – “va affrontata con serietà e non può più essere lasciata al lavoro degli operatori penitenziari, delle associazioni e dei garanti”. “La restituzione della visita da parte della senatrice Elisa Pirro a Valle d’Aosta Aperta è segnale di attenzione – chiude la nota – sia su una struttura, sicuramente con meno criticità rispetto a quelle presenti nelle altre regioni, ma che richiede comunque attenzioni da parte delle istituzioni nazionali, sia verso il territorio valdostano”.

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