Dopo aver bevuto, loro, e ascoltato, noi, siamo pronti per presentarvi i candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, che hanno deciso di mettersi in gioco nel nostro nuovo format “Dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei”.
Prima di ricordarvi le regole delle interviste, due parole sulle scelte effettuate. Partiamo dal fondo, la pubblicazione delle video interviste inizierà martedì 6 settembre. Da domani e fino a sabato vi presenteremo due video, uno al mattino, con i candidati della Camera dei deputati, e uno al pomeriggio, con i candidati del Senato della Repubblica. L’ordine di pubblicazione seguirà quello di comparizione sulla scheda elettorale. Tutti i candidati alla competizione elettorale sono stati invitati, ma non tutti hanno aderito o risposto all’invito. All’appello mancano i candidati di Pci Federazione della Valle d’Aosta che hanno declinato la proposta, ritenendo i tempi concessi per rispondere alle domande troppo stretti, e i candidati di Italia Sovrana e Popolare e la candidata di Vita, che non hanno risposto all’invito.
Veniamo poi alle domande poste nelle interviste. I temi scelti sono quelli della campagna elettorale flash, che oggi più che mai impongono anche agli aspiranti parlamentari valdostani di “guardare oltre” Pont-Saint-Martin ma anche oltre Roma, a caccia di soluzioni per problemi intricati. Quattro le domande – che i candidati non conoscevano prima – per ciascuna intervista, con risposte da un minuto: una legata più al tema dei diritti, una sui temi dell’economia, un’altra più di attualità e una quarta legata più a questioni valdostane. A disposizione dei candidati ulteriori 30 secondi: 15 per dire un tema a loro caro sul quale si spenderanno in caso di elezione in Parlamento e 15 per l’appello finale al voto. In tutto sei minuti circa di intervista. Per chi ha sforato – i tempi dell’online non perdonano – si è abbattuta la “mannaia” del montaggio.
L’obiettivo del format era semplice e complesso allo stesso tempo: “svelare” un po’ di più la “persona” che c’è dietro una candidata o un candidato, la sua sensibilità verso alcuni temi specifici e la sua idea di quello che politica fa (o dovrebbe fare) ed è (o dovrebbe essere).
Prima di rispondere alle domande sulla campagna elettorale i candidati sono stati invitati a bere un drink, in video intervista, (quasi) conviviale ma arrembante e dai tempi stretti.
Noi siamo (quasi) pronti, e (speriamo) anche i candidati. E allora, entrando in questa campagna-lampo verso le Politiche, che aperò elettorale sia. Sempre tenendo a mente, forse un po’ romanticamente, l’importanza di un appuntamento elettorale di questo tipo. O per dirla con il filosofo tedesco Friedrich Schiller – uno che di romanticismo se ne intendeva, diciamo – “I voti si devono pesare e non contare”.
2 risposte
Ottimo… però il 25 settembre saremo in autunno e non in estate
Verissimo. In realtà volevo dire che per la prima volta la campagna elettorale – a livello nazionale perché a noi è toccata solamente due anni fa per Regionali e Comunali assieme – si svolge durante l’estate. Errore corretto, grazie per la segnalazione.
Saluti,
LV