Dopo mesi di attesa, i Vigili del Fuoco hanno un impegno scritto da parte del Governo regionale. Il Consiglio regionale ha approvato ieri con con 27 voti a favore, 4 contrari (M5S) e un’astensione (ADU-VdA), una mozione che impegna la Giunta, entro 30 giorni, a verificare un percorso di allineamento ed equiparazione continuativa giuridica, economica e ordinamentale al personale professionista dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale valdostano con conseguente definizione dell’onere economico.
Durante il suo intervento il Presidente della Regione, Fosson, ha riferito in aula del recente incontro con il Sottosegretario Candiani. “Dopo questo confronto, i limiti di questo percorso sono molto più chiari e abbiamo appurato che rientrare alle dipendenze dello Stato richiede un percorso assai complesso. – ha spiegato Fosson – Il Sottosegretario Candiani è stato preciso, evidenziando che se il Servizio antincendio passa allo Stato passa nella sua globalità, per i volontari e per i professionisti. Questo non è da poco, senza contare che cederemmo un pezzo di nostre competenze allo Stato; passaggio che deve passare necessariamente attraverso una norma di attuazione”.
Per mantenere il Corpo regionale, ha continuato Fosson “bisogna fare una legge che modifichi lo stato previdenziale e che permetta ai Vigili del fuoco valdostani di andare in pensione come quelli nazionali. Il percorso presenta quindi due opzioni su cui bisogna assumere una decisione, confrontandoci con i Vigili del fuoco professionisti e volontari. La nostra volontà politica è quella di trattare con i Vigili del fuoco professionisti per verificare ogni possibilità affinché il Corpo rimanga in Valle d’Aosta, perché i Vigili del fuoco hanno conoscenze e competenze del territorio che sono estremamente importanti per noi e per il nostro sistema di protezione civile, insieme al grande patrimonio di sapeurs pompiers volontari della nostra Valle”.
Il Presidente della Regione ha, quindi, annunciato di aver scritto una lettera al Ministro degli affari regionali “per verificare la possibilità di lavorare su di una legge nazionale che equipari il trattamento previdenziale con quelli nazionali. Ho chiesto al Presidente della seconda Commissione di essere audito”.
Approvate sempre ieri dal Consiglio regionale altre mozioni depositate nelle scorse settimane. La prima mozione, così come emendata su proposta dell’Assessore Certan, è stata presentata dal Movimento 5 Stelle per porre l’accento sul sostegno della natalità e sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Il testo impegna la Giunta regionale ad analizzare entro la fine del 2019 nelle competenti Commissioni consiliari le azioni in materia di politiche del lavoro, di politiche della famiglia e di istruzione da mettere in atto al fine di implementare misure concrete di articolazione delle responsabilità familiari e lavorative, per prendere in carico il problema della riduzione della natalità nella nostra regione.
La seconda mozione, presentata da Adu Vda, ha l’obiettivo invece di vietare l’utilizzo del diserbante contenente glifosato mentre la terza di Rete Civica impegno il Governo ad attivare le necessarie procedure per la registrazione nel Fascicolo Sanitario Elettronico del testamento biologico.