“Per me e Jean quassù è casa ma non ne siamo gelosi, il nostro desiderio è rendere felici le persone che ci raggiungono, solo così riusciamo ad essere felici anche noi”. Sono le parole con cui, su Facebook, viene descritta la filosofia dei titolari dei rifugi Miserin e Dondena, nella Valle di Champorcher, che Patrizia e Jean-Claude, assieme ad un team affiatato e dedito all’ascolto della clientela, gestiscono sotto l’insegna di “Esprit Libre”.
La loro conduzione è un sogno che si avvera, nato dall’esperienza ultradecennale di Jean, molto conosciuto nella zona quale rifugista del Misérin. Un patrimonio di competenza che ha condotto, nel dicembre 2019, a rilevare anche il Dondena, improntando la conduzione delle strutture alla valorizzazione del comprensorio, facendone delle oasi di relax e benessere per i visitatori, nell’ottica di una frequentazione della montagna rispettosa ed equilibrata.
Dopo la stagione invernale, i rifugi hanno riaperto per l’estate. Il Miserin è situato a 2.582 metri di altitudine, sulla riva dell’omonimo lago, all’interno del parco regionale Mont Avic ed al confine del parco nazionale Gran Paradiso. Il rifugio Dondena sorge sin dal 1863 nella ridente conca cui deve il nome, a quota 2.197 metri, a monte dell’abitato di Champorcher. Entrambi i rifugi sono inseriti nel tragitto dell’Alta via della Valle d’Aosta n. 2.
L’offerta gastronomica è ciò su cui i gestori puntano molto, con una cucina legata al territorio. I piatti forti vengono serviti al Dondena, con una proposta a base di prodotti a “km 0”: Seuppa alla Valpellenentse, senza trascurare la Tartiflette, gli Chnefflene (gnocchetti al Bleu d’Aoste e Speck) e gli immancabili piatti di polenta concia, accompagnata da carbonade o salsiccia.
Da provare anche lo Steak di cervo (presentato su una pietra ollare rovente). Dopodiché, pizze, focacce e forno a legna ed altre golosità, a seconda della disponibilità dei prodotti in zona, come i piccoli frutti. Al Misérin, il “must” è invece il tiramisu “Maison” con il Bombardino. Per una “sosta” più rapida di un pasto, infine, al Dondena vengono serviti gelato artigianale (con latte d’alpeggio), pizza, focacce, pane al forno a legna e sei vie di birra alla spina.
Oltre a bar e ristorazione, nelle due strutture è possibile pernottare (agli ospiti sono richiesti sacco a pelo o sacco lenzuolo, ciabatte e kit bagno individuali, in ottemperanza alle norme anti Covid19). La vallata offre l’opportunità una serie di attività a contatto con la natura, quali escursioni e tour, arrampicata e, novità più recente, gite in e-bike, in collaborazione con Sabolo. Si parte da Champorcher, quindi aperitivo al Dondena (con tagliere di prodotti tipici) e pranzo tipico valdostano al Miserin, dove è possibile – su un’apposita terrazza – la ricarica dei cicli elettrici, quindi rientro a Chardonnay.
Per una vacanza diversa, riscoprendo il piacere di rallentare e di essere lontani dal rumore e dalla frenesia, caratteristiche decisamente indicate nell’epoca che stiamo vivendo (e le due strutture hanno rimodulato la loro organizzazione, adottando specifici protocolli anti Covid-19), i rifugi dell’“Esprit libre” rappresentano una destinazione ideale.
Per informazioni:
Esprit Libre
Tel. 333 9027336 / 340 9014630 / 348 681309