“10 autisti soccorritori del 118 licenziati dal 1° novembre”: la Fp-Cgil lancia l’allarme

Il provvedimento, a quanto risulta al Sindacato, sarebbe legato al mancato raggiungimento delle ore dovute per rinnovare la tessera regionale di volontari del soccorso. Sul tema interviene anche Alleanza Verdi e Sinistra.
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Sanità

Il sistema regionale dell’emergenza-urgenza sanitaria, ad oggi fortemente in difficoltà, subirà un ulteriore colpo. E’ l’allarme che la Fp-Cgil lancia riguardo al licenziamento di 10 autisti soccorritori del 118, lavoratori interinali somministrati all’Ausl, a seguito del mancato raggiungimento delle ore dovute ai fini del rinnovo della tessera regionale di volontari del soccorso. Da quanto risulta all’organizzazione sindacale, che ha sottoposto il caso all’Assessore alla Sanità con una comunicazione di mercoledì scorso, l’interruzione del rapporto di lavoro è prevista da oggi, sabato 1° novembre.

La Fp-Cgil sottolinea che tale situazione renderà “ulteriormente complessa la garanzia dell’erogazione dei servizi ai cittadini in un settore di assoluta e fondamentale importanza”. L’organizzazione sindacale rammenta poi all’amministrazione che la deliberazione sul monte-ore per il rinnovo della tessera regionale di volontari del soccorso prevede che casi specifici “legati a comprovati motivi di salute, familiari, di lavoro”, che impediscano forzatamente il rispetto delle disposizioni, debbano essere valutati “da parte dell’Ausl e in concerto con il presidente delle Organizzazioni del Volontariato, al fine di definire la tempistica della formazione, aggiornamento-addestramento e ore di servizi necessarie per il rinnovo della tessera”.

La Fp-Cgil rammenta che l’organico degli autisti ambulanzieri dell’azienda Ausl è “già perennemente deficitario, che il personale dipendente e, nel caso di specie interinale, supera pressoché regolarmente le ore dovute mensilmente per sopperire le esigenze del Servizio, rendendo la conciliazione vita lavoro già difficile” e che, a fronte di questa situazione, “il fatto di dover conciliare ulteriori ore di volontariato risulta fortemente complicato”.

La sigla sindacale chiede quindi che “tale circostanza sia considerata nell’ambito della valutazione” prevista dalla deliberazione e che “la stessa avvenga a stretto giro”. La richiesta è, altresì, relativa al fatto che, “nelle more della valutazione, gli operatori di cui in oggetto possano rimanere in servizio”.

Sul tema interviene anche il gruppo di Alleanza, Verdi e Sinistra in Consiglio regionale, osservando che “i problemi della Sanità valdostana sono molteplici” e “ora a questa situazione, già di per sé preoccupante, si aggiunge un ulteriore elemento di grave criticità”, rappresentato appunto dal caso dei 10 autisti soccorritori interinali.

Riprendendo i contenuti e le rivendicazioni avanzate dalla Fp-Cgil, il Gruppo ritiene “che occorra intervenire in modo tempestivo per evitare i licenziamenti annunciati, adottando le opportune misure volte a salvaguardare da una parte i posti di lavoro di questi lavoratori interinali e, dall’altra, un servizio indispensabile per l’utenza valdostana”. A tal proposito, i consiglieri regionali di Avs annunciano, per lunedì prossimo, il deposito di “una apposita iniziativa allo scopo di ricevere risposte urgenti”.

Una risposta

  1. Ma sì … Se in Valle d’Aosta puoi fare il primario senza attestato, figuriamoci se non puoi fare l’autista … Figuriamoci se un direttore, accorgendosi per tempo del problema, non si sarà già adoperato per sottoporlo all’Assessorato …
    Una DGR-aggiustatutto non si nega a nessuno.
    Tranne, forse, a Salvatore Il Muratore.

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