Autisti-soccorritori licenziati, la Cgil: “Si superi la logica del volontariato obbligatorio”

Una richiesta di deroga alla delibera di Giunta è arrivata anche dai presidenti delle associazioni di volontariato di riferimento, ma “la questione è attualmente ferma negli uffici dell'Azienda sanitaria, in attesa di indicazioni”.
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Sanità

I dieci autisti soccorritori rimasti senza lavoro dal 1° ottobre devono essere mantenuti in servizio, superando la logica del “volontariato obbligatorio”. A chiederlo è la segretaria generale della Funzione Pubblica della Cgil, Eleine Krieger Garcia, all’indomani della partecipata assemblea con i lavoratori.

Una richiesta di deroga alla delibera di Giunta è arrivata anche dai presidenti delle associazioni di volontariato di riferimento, ma “la questione è attualmente ferma negli uffici dell’Azienda sanitaria, in attesa di indicazioni”. Anche l’Assessorato alla Sanità avrebbe chiesto all’Usl di valutare la possibilità di una deroga, e l’Azienda sanitaria ha convocato un incontro con i presidenti delle varie associazioni.

“Manca una risposta, che riteniamo doverosa, a chi ha lavorato per anni in condizioni precarie presso l’Azienda, a chi ha sviluppato competenze professionali in un settore delicato e complesso, e ha contribuito ogni giorno a garantire la salute delle cittadine e dei cittadini della nostra regione” scrive Krieger Garcia.

“Assistiamo a un mondo del lavoro sempre più spietato e disumanizzante, che ignora le difficoltà di chi, ogni giorno, cerca di garantire alla propria famiglia condizioni di vita dignitose, pur lavorando 180 ore al mese senza una stabilità contrattuale e con l’obbligo di svolgere ore di volontariato per mantenere un impiego precario: un enorme controsenso.
Il mondo del lavoro e quello del volontariato devono restare distinti e complementari, non sovrapposti.
È inaccettabile che lavoratori e lavoratrici formati, competenti e necessari vengano licenziati per colpa di una norma sciagurata”.

“10 autisti soccorritori del 118 licenziati dal 1° novembre”: la Fp-Cgil lancia l’allarme

di Christian Diémoz

1 novembre 2025

Il sistema regionale dell’emergenza-urgenza sanitaria, ad oggi fortemente in difficoltà, subirà un ulteriore colpo. E’ l’allarme che la Fp-Cgil lancia riguardo al licenziamento di 10 autisti soccorritori del 118, lavoratori interinali somministrati all’Ausl, a seguito del mancato raggiungimento delle ore dovute ai fini del rinnovo della tessera regionale di volontari del soccorso. Da quanto risulta all’organizzazione sindacale, che ha sottoposto il caso all’Assessore alla Sanità con una comunicazione di mercoledì scorso, l’interruzione del rapporto di lavoro è prevista da oggi, sabato 1° novembre.

La Fp-Cgil sottolinea che tale situazione renderà “ulteriormente complessa la garanzia dell’erogazione dei servizi ai cittadini in un settore di assoluta e fondamentale importanza”. L’organizzazione sindacale rammenta poi all’amministrazione che la deliberazione sul monte-ore per il rinnovo della tessera regionale di volontari del soccorso prevede che casi specifici “legati a comprovati motivi di salute, familiari, di lavoro”, che impediscano forzatamente il rispetto delle disposizioni, debbano essere valutati “da parte dell’Ausl e in concerto con il presidente delle Organizzazioni del Volontariato, al fine di definire la tempistica della formazione, aggiornamento-addestramento e ore di servizi necessarie per il rinnovo della tessera”.

La Fp-Cgil rammenta che l’organico degli autisti ambulanzieri dell’azienda Ausl è “già perennemente deficitario, che il personale dipendente e, nel caso di specie interinale, supera pressoché regolarmente le ore dovute mensilmente per sopperire le esigenze del Servizio, rendendo la conciliazione vita lavoro già difficile” e che, a fronte di questa situazione, “il fatto di dover conciliare ulteriori ore di volontariato risulta fortemente complicato”.

La sigla sindacale chiede quindi che “tale circostanza sia considerata nell’ambito della valutazione” prevista dalla deliberazione e che “la stessa avvenga a stretto giro”. La richiesta è, altresì, relativa al fatto che, “nelle more della valutazione, gli operatori di cui in oggetto possano rimanere in servizio”.

Sul tema interviene anche il gruppo di Alleanza, Verdi e Sinistra in Consiglio regionale, osservando che “i problemi della Sanità valdostana sono molteplici” e “ora a questa situazione, già di per sé preoccupante, si aggiunge un ulteriore elemento di grave criticità”, rappresentato appunto dal caso dei 10 autisti soccorritori interinali.

Riprendendo i contenuti e le rivendicazioni avanzate dalla Fp-Cgil, il Gruppo ritiene “che occorra intervenire in modo tempestivo per evitare i licenziamenti annunciati, adottando le opportune misure volte a salvaguardare da una parte i posti di lavoro di questi lavoratori interinali e, dall’altra, un servizio indispensabile per l’utenza valdostana”. A tal proposito, i consiglieri regionali di Avs annunciano, per lunedì prossimo, il deposito di “una apposita iniziativa allo scopo di ricevere risposte urgenti”.

2 risposte

  1. Ma sì … Se in Valle d’Aosta puoi fare il primario senza attestato, figuriamoci se non puoi fare l’autista … Figuriamoci se un direttore, accorgendosi per tempo del problema, non si sarà già adoperato per sottoporlo all’Assessorato …
    Una DGR-aggiustatutto non si nega a nessuno.
    Tranne, forse, a Salvatore Il Muratore.

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