L’indennità di attrattività anche agli OSS: la proposta della Lega VdA
Estendere l’indennità di attrattività anche ai 200 circa operatori socio sanitari (OSS) che operano nel servizio sanitario pubblico. E’ la proposta della Lega Vda contenuta in un emendamento alla proposta di legge depositata nel marzo scorso. “Questione di equità e giustizia”, spiegano Andrea Manfrin, Paolo Sammaritani e Erik Lavy.
“Fin dal piano benessere sociale abbiamo evidenziato come alcune figure rimanevano escluse da questa indennità” evidenzia il capogruppo Andrea Manfrin. “Sappiamo benissimo quali sono le criticità attraversate dal sistema sanitario nazionale, più che attrarre dobbiamo evitare che gli operatori scappino.”
“Questa legge pescava negli avanzi della prima legge sull’attrattività. Avevamo chiarito che sarebbero avanzati dei fondi e questi bisognava destinarli alle altre figure, visto che inizialmente la capienza non era sufficiente”.
“Abbiamo agito in coerenza” gli fa eco Paolo Sammaritani “Fin dalle prime indennità avevamo detto che era necessario evitare di generare figli e figliastri”.
“L’indennità di attrattività in futuro anche per part-time e altre figure”
Biologi, tecnici di radiologia, veterinari, ostetriche o fisioterapisti. Sono solo alcune delle figure sanitarie a cui è indirizzata la nuova indennità da 750 a 300 euro, prevista dalla proposta di legge depositata nei giorni scorsi dai gruppi di Forza Italia, Lega e da Claudio Restano del gruppo misto. Una platea di 350 circa destinatari, esclusi in prima istanza dall’indennità sanitaria istituita per medici e infermieri.
“Questa norma è un’operazione di giustizia. In sanità si lavora in equipe. ” spiega il primo firmatario dell’articolato Claudio Restano, annunciando la volontà di estendere l’indennità in futuro anche ai dipendenti assunti part-time e ad altre figure oggi escluse, come gli Oss.
L’articolato arriva a seguito dell’approvazione nell’ottobre scorso di un ordine del giorno, durante la discussione della legge che ha salvato dall’impugnativa l’indennità di attrattività, istituita dal Governo regionale per medici (800 euro mensili) e infermieri (350 euro mensili).
Anche la nuova indennità, prevista dalla proposta di legge, sarà temporanea: per il biennio 2023/2024. La misura mensile sarà determinata in sede di contrattazione integrativa aziendale, da avviare entro trenta giorni dall’entrata in vigore della proposta di legge. Nelle more, gli importi indennitari massimi spettanti sono di 750 euro lordi per la dirigenza sanitaria non medica e 300 lordi mensili per le altre categorie.
Le nuove indennità di attrattività andranno a pesare sul bilancio regionale per 2,1 milioni di euro.