Liste d’attesa e costi intramoenia: nel 2024 spesi 4,5 milioni per cure a pagamento

A sollevare il tema è stata la consigliera Chiara Minelli, che ha posto l’attenzione anche sui costi: “Per alcune prestazioni, i prezzi dell’intramoenia all’ospedale Parini sono superiori, a volte addirittura del doppio, rispetto a strutture sanitarie private in Piemonte".
Sanità

Perché per una visita specialistica o un esame diagnostico in sanità pubblica bisogna aspettare mesi, mentre in regime di libera professione intramoenia – pagando – si accede in pochi giorni? È una delle domande più frequenti tra gli utenti del sistema sanitario, e al centro di una iniziativa di Progetto Civico Progressista.

A sollevare il tema è stata la consigliera Chiara Minelli, che ha posto l’attenzione anche sui costi: “Per alcune prestazioni, i prezzi dell’intramoenia all’ospedale Parini sono superiori, a volte addirittura del doppio, rispetto a strutture sanitarie private in Piemonte. Ad esempio, una risonanza magnetica con e senza contrasto costa 512 euro ad Aosta, contro circa 200 euro ad Alessandria”.

Nel 2023, secondo i dati illustrati dall’Assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, sono state effettuate in intramoenia 14.090 visite di specialistica ambulatoriale (di cui 12.788 primi accessi) e 3.616 esami diagnostici. Nei primi nove mesi del 2024, le visite sono state 10.726 (9.744 primi accessi) e gli esami diagnostici 3.056. L’intramoenia può essere esercitata solo dai medici che hanno un rapporto di esclusività con l’Usl, ossia che non lavorano anche in strutture private.

I costi a carico del paziente sono definiti dal singolo professionista, tenendo conto della prestazione, delle spese aziendali e delle tasse. Il valore dei proventi introitati dall’Usl attraverso l’intramoenia è stato di 4.173.066 euro nel 2023, e si stima salirà a circa 4,48 milioni nel 2024 (dato definitivo atteso entro il 30 aprile).

“Una parte di pazienti accede all’intramoenia accorciando i tempi, ma con costi significativi” ha sottolineato Minelli. “Chi può permetterselo lo fa, chi non può resta in attesa. Paghiamo le tasse, ma non possiamo contare su un servizio pubblico efficiente. Si potrebbero prevedere prestazioni in plus orario per i medici, retribuite in modo congruo, senza gravare sull’utenza. Sarebbe utile anche una maggiore informazione: molti cittadini non comprendono il motivo di questo raddoppio dei costi”.

2 risposte

  1. E’ un sistema marcio. Essendoci troppi interessi dietro, chi di dovere non fa nulla per migliorare la situazione. Siamo quattro gatti in Valle eppure tempi di attesa e costi son assurdi. Malgoverno ladro.

  2. Alla mattina gli esami vengono svolti con tempistiche comode, al pomeriggio quando il medico inizia a guadagnare con l’intramoenia, magicamente, i tempi si accorciano. Chissà come mai le liste di attesa restano sempre sufficientemente lunghe per spingere chi può alle prestazioni a pagamento.

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