Un anno fa – analizzando i dati per redigere il nostro dossier – già si parlava di numeri in rialzo. Non senza preoccupazione per cifre che sembravano lievitare, ma che restano, purtroppo, solo indicative visto il sommerso di casi non conosciuti e non segnalati.
I dati del di quest’anno sono peggiori. Nel 2022 sono stati infatti 151 casi di violenza contro le donne registrati al Pronto soccorso dell’ospedale “Parini” di Aosta. La maggior parte coinvolgevano donne di nazionalità italiana, di età media di 38 anni. In oltre la metà dei casi la violenza è avvenuta nell’ambiente domestico.
Nel 2023, i dati aggiornati al 31 agosto – si legge in una nota dell’Usl – “confermano un ulteriore incremento dei casi”. E non di poco: 250 circa. 200 sono donne italiane, 17 extra europee e 10 europee. 82 casi sono avvenuti in ambiente domestico, 80 in strada ed i restanti in ambiente lavorativo o esercizi pubblici.
“È importante precisare che si tratta di un incremento in parte reale, ma in parte sicuramente dovuto da un lato ad un aumentato numero di donne che trovano il coraggio di denunciare, forti di una maggiore fiducia nelle istituzioni e nel personale di soccorso, e dall’altro, appunto, dalle competenze del personale che è stato preparato adeguatamente nel corso di formazione specifico, organizzato dall’Azienda Usl” spiegano la dottoressa Antonia Billeci, dirigente della Struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’accettazione e Urgenza e Emergenza, e l’infermiera del Pronto soccorso e del 118 Katia Vallet, referenti regionali e aziendali per la violenza di genere.
Un fenomeno, quello della violenza di genere segnalata al Pronto soccorso “Parini”, in crescita. E che si allinea ai numeri registrati a livello nazionale.
A maggio e a ottobre sono state organizzate la prima e la seconda edizione del corso “Violenza di genere e maltrattamento domestico (compresi minori) con illustrazione del nuovo Protocollo aziendale” – strutturato in tre giornate –, che ha coinvolto gli operatori sanitari dei Pronto soccorso generale, ostetrico-ginecologicio e pediatrico insieme agli operatori sanitari e soccorritori del 118, psicologi del Nucleo psicologico d’emergenza, assistenti sociali ospedalieri e regionali e Forze dell’ordine.
L’iniziativa, prevista dalle linee guida nazionali sul tema, aveva lo scopo di preparare all’accoglienza, la presa in carico e la rilevazione del rischio di “revittimizzazione” e di prevenzione da rivolgere alle vittime di violenza di genere.
In occasione della Giornata internazionale dell’eliminazione della violenza contro le donne, sabato 25 novembre, gli operatori del Pronto soccorso apporranno sulla divisa un adesivo – un girotondo di tutte le figure coinvolte nell’accoglienza delle persone vittime di violenza –, per ribadire il loro impegno contro la violenza sulle donne.
Inoltre, le due referenti della violenza di genere dell’Usl Valle d’Aosta distribuiranno materiale informativo sulle attività di accoglienza in Pronto soccorso, ma anche sulla rete antiviolenza presente sul territorio.