Garantire cure dentali accessibili alle fasce più fragili della popolazione: è questo l’obiettivo di “Per un sorriso”, il primo progetto di odontoiatria sociale della Valle d’Aosta, che prende il via a gennaio 2025. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, la Regione, l’Usl e numerose associazioni di settore.
Un progetto che rappresenta una risposta concreta alle crescenti difficoltà di accesso alle cure odontoiatriche, grazie all’impegno congiunto del pubblico, del privato e dei volontari.
Il progetto si svolgerà presso l’ambulatorio odontoiatrico dell’Usl in via Guido Rey ad Aosta, durante gli orari di chiusura del servizio pubblico, con visite infrasettimanali e il sabato. Nella prima fase, le cure saranno riservate a persone selezionate dai servizi sociali, mentre in seguito sarà attivato un numero di prenotazione dedicato per consentire l’accesso diretto ai nuclei familiari con un Isee pari o inferiore ai 15.000 euro.
Alla base del progetto c’è un accordo quadro siglato tra la Fondazione Comunitaria, la Regione Valle d’Aosta e l’Usl, con il supporto della Commissione Albo Odontoiatri della Valle d’Aosta, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), l’Associazione Italiana Odontoiatri (AIO), l’Associazione Igienisti Dentali Italiani (AIDI) e il Comitato regionale della Croce Rossa Italiana (CRI).
“Questo servizio rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra pubblico e privato possa rispondere ai bisogni della comunità. Ringraziamo la Fondazione Comunitaria, l’AUSL e le associazioni professionali per il loro impegno volontario, che ha reso possibile questa iniziativa” spiega Carlo Marzi, Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali.
Il progetto ha già ricevuto l’adesione di oltre 40 volontari tra odontoiatri e igienisti dentali valdostani.
“Abbiamo costruito non solo un nuovo servizio, ma anche una rete di collaborazione straordinaria tra attori pubblici, privati e volontari” ha affermato Patrik Vesan, Segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta.
Anche la Croce Rossa Italiana ha un ruolo chiave nel progetto, registrando i professionisti coinvolti come volontari. Collaborazioni sono state avviate con il Csv della Valle d’Aosta e altre realtà del Terzo Settore, come la LILT, la Fondazione Caritas e l’Associazione Diritto alla Salute.
Il progetto partirà grazie a fondi ministeriali, ma la sua continuità dipenderà dalla raccolta di donazioni necessarie per sostenere i costi di gestione, come l’assunzione di un assistente alla poltrona e l’acquisto del materiale medico necessario.
“Chiediamo il supporto dei cittadini valdostani per mantenere attivo questo progetto fondamentale per la salute della nostra comunità”, ha sottolineato Patrik Vesan.
Chi desidera contribuire può farlo tramite bonifico bancario intestato alla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta (IBAN: IT53 Q 08587 01211 000110150701, BCC Valdostana).