Hanno giocato un ruolo importante durante i due anni di Pandemia. Per le Usca, ora diventate Uca, ovvero unità di continuità assistenziale, la Giunta regionale ha approvato oggi le direttive da impartire all’azienda sanitaria per la disciplina delle Uca.
Si tratta di una struttura organizzativa stabile che afferisce al Distretto, dove trova piena integrazione il nuovo ruolo unico dell’assistenza primaria. Sino al persistere delle esigenze connesse alla pandemia da da Covid 19 l’Usl valuterà, in base alla situazione della diffusione del virus, alla casistica in atto, al fabbisogno di assistenza domiciliare e alla propria programmazione, le sedi più opportune dove attivare le Uca, anche in numero superiore rispetto allo standard di una ogni 50mila abitanti, previa condivisione delle effettive esigenze con l’Assessorato regionale alla Sanità.
L’équipe Uca è composta, di norma, da 1 medico e da 1 infermiere che operano sul territorio di riferimento del Distretto e può essere integrata con altre figure professionali sanitarie e sociali, nell’ambito delle professionalità disponibili a legislazione vigente. L’Uca supporta, con la propria attività anche a domicilio del paziente, i professionisti responsabili della presa in carico degli assistiti e della comunità.