Un ospedale di comunità per avvicinare i pazienti al proprio territorio e alleggerire la pressione sull’ospedale regionale. È questo l’obiettivo del nuovo presidio sanitario che sorgerà a Verrès, nell’edificio dell’ex cinema Ideal, un progetto che rientra nella riorganizzazione della sanità territoriale prevista dai decreti 77 e 67 del 2022 e 2023.
Il futuro ospedale è stato presentato ieri sera, davanti a un Salone Bonomi gremito, dal medico e assessore comunale Nunzio Venturella, alla presenza del Presidente della Regione Renzo Testolin, dell’Assessore alla Sanità Carlo Marzi, del direttore generale dell’Usl Massimo Uberti e del sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi.
Un punto intermedio tra ospedale e assistenza domiciliare
“Un luogo che fa da cuscinetto tra l’ospedale per acuzie – e in Valle ne abbiamo solo uno – e le cure a domicilio”, ha spiegato Venturella, sottolineando come il progetto si inserisca in un percorso di potenziamento della sanità territoriale avviato dopo la pandemia.
L’ospedale di comunità, infatti, sarà destinato a pazienti con patologie croniche o in fase di recupero post-ospedaliero, permettendo loro di ricevere assistenza senza dover affrontare lunghi spostamenti.
Il sindaco Alessandro Giovenzi ha rimarcato come la struttura non sia pensata solo per il comune di Verrès, ma per un bacino di utenza più ampio:
“È stata scelta Verrès per la sua posizione strategica, ma l’ospedale avrà ripercussioni positive su tutto il territorio. L’obiettivo è decongestionare il Parini e garantire servizi più vicini ai cittadini, riducendo il peso sulle famiglie”.
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
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Presentazione ospedale di comunità Verrès
Anche il Presidente Testolin ha ribadito l’importanza dell’iniziativa, spiegando che il progetto è nato dalla necessità di rivedere l’organizzazione sanitaria regionale:
“Dobbiamo uscire da una logica centralizzata e creare opportunità per mantenere i pazienti più vicini a casa, soprattutto gli anziani e chi necessita di cure a lungo termine. Questa struttura permetterà una maggiore continuità assistenziale e un supporto concreto alle famiglie”.
Per portare a termine il progetto, la Regione ha coinvolto il Politecnico di Milano, che ha realizzato lo studio di prefattibilità. Il rappresentante del gruppo di lavoro ha spiegato che gli ospedali di comunità previsti a livello nazionale saranno circa 800, con una distribuzione basata su una struttura ogni 50.000 abitanti.
Nel caso specifico di Verrès, la decisione è stata quella di demolire l’ex cinema Ideal, poiché la struttura esistente non risponde ai requisiti necessari per un adattamento. Al suo posto verrà costruito un nuovo edificio di circa 2.500 metri quadrati su tre piani, con un piano interrato destinato ai servizi.
L’investimento complessivo è di 15 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione, e la realizzazione della struttura potrebbe richiedere circa tre anni.
L’ospedale di comunità di Verrès rappresenta un passo avanti nel potenziamento della sanità territoriale valdostana, rispondendo alla crescente domanda di assistenza intermedia tra il ricovero ospedaliero e il rientro a domicilio.
“Il ridisegno del sistema sanitario regionale passa da queste strutture, che saranno punti di riferimento per la salute dei cittadini e contribuiranno a migliorare l’accesso ai servizi”, ha concluso l’Assessore Marzi.
Una risposta
E’ bene che i territori, in specie quelli decentrati dal capoluogo regionale e convergenti alla base di altre valli: Alta, Bassa Valle d’Aosta e di fondovalle laterali, possano avere strutture ospedaliere decentrate autonome per i casi meno urgenti tipo di recupero. In caso di radicale cambio uso: nella fattispecie da sala cinematografica a struttura ospedaliera è, notoriamente, più economica la integrale demolizione e ricostruzione con tutti gli standard normativi attuali e con disegno consono alla nuova funzione.