Toni pacati durante l’incontro tra l’Assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri e i componenti del Consiglio comunale di Saint-Vincent che ieri sera, giovedì 20 gennaio, si sono riuniti per discutere sulla chiusura dell’ex IPR.
Durante la riunione è stata confermata la volontà di trasferire dall’anno scolastico 2022/2023 l’offerta formativa relativa all’indirizzo turismo nella sede principale di Verrès e chiudere definitivamente la sede associata di Saint-Vincent dal 1° settembre 2026. L’incontro era stato annunciato dal primo cittadino Francesco Favre nell’ultima seduta consiliare, durante la quale la minoranza aveva puntato il dito contro l’Assessore e concittadino Luciano Caveri.
L’appello a ripensarci è arrivato dalla consigliera di minoranza Carmen Jacquemet. “Il messaggio che abbiamo ricevuto è stato ‘penseremo a qualcos’altro’. Va bene il discorso del liceo sportivo, e ci piace molto, ma prima di chiudere una scuola bisogna provare ad aprirne un’altra”. Ha poi aggiunto “comprendo il punto di vista del Dirigente scolastico, ma non è un punto di vista politico. La politica deve tener conto dei bisogni del territorio e la scuola, non soltanto questa, è fonte di ricchezza“.
“Ho ribadito l’importanza di avere una scuola a Saint-Vincent. La presenza degli studenti garantisce un ritorno economico agli esercizi commerciali soprattutto in bassa stagione” spiega il consigliere di opposizione Erik Camos. “Ho chiesto di (ri)spostare dal polo di Verrès a Saint-Vincent gli indirizzi più premianti. La risposta è stata no”.
Di fronte alle argomentazioni tecniche espresse dalla Sovrintendente agli studi Marina Fey e dal Dirigente scolastico Luca Barbieri riguardanti la difficoltà a raggiungere il numero minimo di alunni necessario ad attivare la classe prima a Saint-Vincent, la minoranza risponde “è un problema politico, non tecnico”.
“Nel 2015 – ricorda Camos – si è discusso sulla chiusura della scuola primaria di Moron (frazione di Saint-Vincent, ndr). Il problema della denatalità era già presente, ma la scelta politica che è stata fatta allora era avere due plessi (capoluogo e collina, ndr). Oggi non si vuole fare la scelta politica di mantenere oltre alla sede centrale di Verrès anche quella distaccata di Saint-Vincent”.
“Dal 1° settembre non ci sarà il liceo sportivo”, recente ipotesi formulata nell’aula di Piazza Deffeyes. “Di concreto non c’è nulla – spiega Camos – se non l’intenzione di chiudere l’ex IPR e realizzare un nuovo convitto a Verrès”. Conclude il consigliere “sono rimasto stupito che su un tema così importante nessun componente della giunta comunale ha preso la parola“, se non il primo cittadino nel ruolo di moderatore della discussione.
Il Sindaco Francesco Favre commenta “l’obiettivo dell’incontro era mettere l’accento sulla problematica e questo è stato fatto. La Regione è venuta a Saint-Vincent e non viceversa. Ciò conferma l’interesse per la località. Sono stati sollevati argomenti pertinenti, dall’indotto del paese alla questione formativa. L’immobile avrà uno sviluppo futuro. Seguiranno dei ragionamenti sulla valorizzazione dell’edificio“.