Il Liceo classico avvicina i ragazzi alla medicina con la curvatura biomedica

Accanto al duplice percorso di ordinamento e bilingue, il Licam di Aosta propone ai propri circa 200 iscritti annui sia un percorso musicale soggetto ad audizione sia un percorso artistico di sviluppo grafico.
Il liceo classico e musicale di Aosta
Scuola

Nata 4 anni fa nell’ambito di un progetto nazionale dedicato ai licei scientifici e classici della Penisola, la curvatura biomedica del Liceo classico di Aosta ha lo scopo di orientare i ragazzi nel campo della medicina andandone a testare preparazione e predisposizione. Grazie alla collaborazione tra gli insegnanti di biologia e chimica dell’istituzione e alcuni membri dell’Ordine dei medici locale, gli iscritti al triennio possono beneficiare di una serie di lezioni a contatto diretto con una realtà per loro ricca di fascino come quella della medicina.

L’indirizzo classico

Il primo indirizzo di studi che compone il Licam di Aosta, quello classico, mira a garantire ai propri frequentatori una preparazione solida e generale che spazi tra materie umanistiche, matematiche e scientifiche. All’interno della storica sede di Via dei Cappuccini, i ragazzi possono optare, accanto al corso di ordinamento, per un corso bilingue arricchito dalla presenza professori italiani ed esperti francofoni nonché da una didattica laboratoriale che solleciti l’apprendimento cooperativo.

“Sono molti i giovani intenzionati ad avviare studi universitari in campo medico, fisioterapico o infermieristico e la nostra curvatura biomedica permette loro di capire se tali motivazioni e attitudini siano reali nonché di ricevere una adeguata formazione per i difficoltosi test di ingresso che li aspettano – racconta il responsabile dell’orientamento della scuola, Marco Delchoz -. Si tratta di un percorso serio e duro monitorato dal Miur tramite test bimestrali, il quale prevede che i docenti interni si occupino di lezioni di chimica e biologia con approfondimenti di anatomia mentre i dottori intervengano con focus su corpo umano e anatomia patologica”.

L’indirizzo musicale

È invece la musica il pilastro portante dell’indirizzo musicale del Licam. Nato 10 anni fa e da 2 anni ubicato all’interno di un edificio di nuova realizzazione in Via dei Cappuccini, esso punta a una offerta culturale che approfondisca in particolare le discipline musicali.

“Le proposte dei corsi sono dedicate a tutti quei giovani che vogliano trasformare la musica nella propria ragione di vita senza per questo rinunciare a una preparazione liceale completa e approfondita – continua Delchoz -. Pensate per coloro che possiedono già competenze di base nel campo, esse possono dare accesso previo esame di ammissione al triennio di laurea del Conservatorio o a correlate facoltà universitarie”.

L’indirizzo artistico

Sito tra la sede principale di Corso Matteotti e le succursali site in Corso Padre Lorenzo e Via Piave, l’indirizzo artistico del Licam possiede una importante realtà laboratoriale che vuole insegnare ai suoi frequentatori a decodificare e a padroneggiare simboli, codici e linguaggi della produzione artistica.

“A seguito di un primo biennio comune a tutti i licei italiani, garantiamo ai nostri studenti un successivo triennio di specializzazione in ambito grafico che permetta loro di affiancare lezioni teoriche e ore di laboratorio pratiche a occasioni di contatto e scambio con territorio ed enti esterni – prosegue Delchoz -. Tale percorso è destinato a coloro che, seguendo la propria grande passione per l’arte, abbiano voglia di rimettersi in discussione senza dare per scontate le proprie capacità bensì aprendosi a gruppo dei pari e insegnanti per continuare ad apprendere e crescere”.

I numeri del Licam

Secondo Delchoz è frequente trovare al Licam studenti che domandino un trasferimento di scuola in entrata ma non altrettanto in uscita: accanto alle dinamiche dell’indirizzo musicale rese complesse dall’audizione iniziale e alle lunghe liste di attesa dell’indirizzo artistico, sono stati ben 3 i passaggi all’indirizzo classico effettuati nei primi mesi dell’anno.

“I 2 diversi percorsi classici possiedono quello di ordinamento 2 o 3 sezioni e quello invece bilingue una sola sezione, per un totale medio annuo di circa una settantina di iscritti – resoconta il docente -. Se poi la singola ma assodata classe del musicale risulta ogni anno completa con una media di una trentina di ragazzi, l’artistico raggiunge nei primi anni circa una ottantina di frequentatori ripartiti su 3 o 4 aule”.

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