Rete Doposcuola Lab: 206 iscritti, 40 educatori per 225 ore di lavoro

28 Maggio 2022

Proseguirà anche in autunno Rete Doposcuola Lab, il progetto a valere sul Fondo ministeriale 2020, gestito da Fondazione Comunitaria in partenariato con il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta – ODV e il Dipartimento regionale politiche sociali, che ha visto anche la collaborazione del Dipartimento Sovraintendenza agli Studi. Il bilancio della prima edizione è più che positivo con 206 iscritti, 19 unità, 6 istituzioni scolastiche coinvolte, 37 ore settimanali di apertura del servizio, 40 educatori per 225 ore di lavoro settimanali.

A fornire ieri i dati è stato Patrik Vesan, Segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, affiancato dagli Assessori Roberto Barmasse, Luciano Caveri, dai dirigenti dei due assessorati, oltre a due rappresentanti dei due enti capofila, David Catani per Noi e gli altri e Silvia Squarzino per Enaip e alcuni componenti del Tavolo permanente.

Inserito nell’intervento “Doposcuola, Qualità & Inclusione”, il progetto è finanziato grazie ai fondi del DM 93/2020 e al cofinanziamento di Fondazione comunitaria grazie alle donazioni del progetto “Solidarité en Vda” messe a disposizioni dai consiglieri regionali, ed è il risultato di un percorso che ha preso il via con l’Avviso di co-progettazione per l’attivazione di servizi di doposcuola sul territorio della Regione, promosso dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta.

Doposcuola

Il percorso è stato portato avanti da due compagini partenariali: l’EnA.I.P. Vallée d’Aoste, in qualità di capofila, in partenariato con ACLI regionali Vda – APS; la cooperativa sociale Noi e gli altri, in qualità di capofila, in partenariato con l’Associazione Donne Latino- Americane della Valle d’Aosta “Uniendo Raices” ONLUS e l’Associazione Sport per tutti ASPERT ONLUS.

“Abbiamo attivato un servizio di doposcuola che sostenesse i destinatari nel loro percorso formativo a 360°– spiega Patrik Vesan, Segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta – non limitandoci a supportarli nello studio, ma attivandoli anche attraverso laboratori di teatro, yoga, artigianato e robotica. Insomma, un Doposcuola come “fucina di stimoli” e al contempo “spazio di ossigenazione”, sia per le famiglie, sia per i bambini”.

A seguito dei fabbisogni rilevati, il servizio ha posto particolare attenzione alla promozione dell’inclusione. La proposta è costruita in modo da rispondere alle necessità di personalizzazione dei percorsi dei destinatari in situazione di fragilità. È stato attivato infatti il supporto specifico per garantire la presa in carico di bisogni speciali (con 57 ragazzi DSA e 32 BES).

“Come Fondazione comunitaria abbiamo intenzione di proseguire con il progetto anche per il prossimo anno scolastico – ha concluso Vesan – cercando di rispondere a una domanda di servizio crescente e accrescendo la qualità dell’intervento grazie anche alle indicazioni provenienti dal lavoro del Tavolo permanente sul Doposcuola da poco costituito”.

Doposcuola in Valle d’Aosta, le linee guida

Le linee guida, raccolte in una agevole libretto di 28 pagine, sono il primo risultato concreto del Tavolo permanente sul Doposcuola in Valle d’Aosta i cui lavori hanno preso avvio nel novembre del 2021. Il Tavolo permanente nasce come luogo di incontro e di scambio aperto a tutti i soggetti pubblici e privati interessati a promuovere e migliorare le esperienze dei servizi parascolastici in Valle d’Aosta.

“Le linee guida rappresentano un esercizio di riflessione collettiva – spiega Patrik Vesan, segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta – che non ha la pretesa di produrre un’analisi sistematica e definitiva sui servizi di doposcuola. Al contrario, esse perseguono l’intento di “guardare al futuro”, indirizzando i diversi protagonisti all’interno di un cantiere di idee sempre aperto e in costante evoluzione. L’auspicio è che possano essere d’ispirazione a chiunque si accinga a promuovere servizi di doposcuola nella nostra regione, nonché rappresentare un ulteriore stimolo per la raccolta di donazioni da parte dei privati e/o di risorse pubbliche da destinare all’uopo”.

 

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