Un fondo d’investimento per valorizzare Palazzo Cogne: una società si fa avanti con la Regione

Il 24 maggio scorso la Real Estate Asset Management di Torino, specializzata nell’istituzione e gestione di Fondi di investimento alternativi immobiliari, ha fatto avere alla Regione una proposta per la riqualificazione di Palazzo Cogne.
Palazzo Cogne , sede del Ccs
Scuola

Non ha fatto in tempo ad esser inserita come possibilità nella Legge di assestamento di bilancio, che per Palazzo Cogne una società si è già fatta avanti.
E’ il 24 maggio scorso quando la Real Estate Asset Management (Ream) di Torino, specializzata nell’istituzione e gestione di Fondi di investimento alternativi immobiliari, che conta fra gli azionisti Fondazione Crt e Compagnia San Paolo, fa avere alla Regione, una proposta per la riqualificazione di Palazzo Cogne. Per l’immobile “monumento”, attualmente inserito nel piano delle dismissioni e valorizzazioni, la Regione ha deciso nei mesi scorsi che diventerà la sede dello studentato della Nuova Università della Valle d’Aosta, che aprirà a settembre. Una volta ristrutturato, potrà accogliere 70 ragazzi con circa 2000 m² di superficie. Qui  troveranno spazio però anche associazioni e attività commerciali, come confermato in Consiglio regionale dal Presidente della Regione.
Un progetto cofinanziato dallo Stato 6,1 milioni di euro nell’ambito del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Soldi arrivati in Valle d’Aosta nel gennaio scorso con la visita dalla Premier Giorgia Meloni. I restanti 9 milioni verranno messi dalla Regione.

Nell’assestamento di bilancio, approvato nel giugno scorso, dal Consiglio regionale sono arrivati i dettagli di tutta l’operazione. L’investimento verrà realizzato “mediante la costituzione e la partecipazione in un fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso per l’attuazione degli interventi e la gestione dell’immobile”. La Regione parteciperà al fondo “in parte mediante conferimento del diritto di superficie dell’immobile per la durata massima di 65 anni e, per la parte restante, mediante sottoscrizione delle quote in denaro, per un importo complessivo di 9.000.000 euro”.

Delineato il percorso e avendo già in mano una proposta di “parteneriato atipico”, la Regione ha ora chiesto un supporto tecnico – legale e amministrativo specialistico, per la strutturazione dell’operazione. Lo studio legale di Milano scelto dalla struttura programmazione edilizia dovrà fra l’altro redigere un parere contenente un giudizio sulla fattibilità dell’operazione, prevista da un decreto del 2011 e che in diverse amministrazioni stanno già utilizzando. Sulla base anche di questo parere la Giunta delibererà la proposta, che dovrà poi andare a gara, probabilmente europea.

Nel frattempo, in attesa di poter disporre di un proprio studentato, l’Università della Valle d’Aosta è tornata nella struttura residenziale di Montfleury 

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