Analizzare l’indispensabile ruolo della prevenzione del crimine e delle risposte della giustizia penale nella lotta contro tutte le forme di traffico illecito di beni cultural. E’ questo l’obiettivo dell’annuale conferenza internazionale, promossa congiuntamente dalla Fondazione
Courmayeur Mont Blanc, dalla Fondazione Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale-CNPDS e dall’International Scientific and Professional Advisory Council of the United Nations Crime Prevention and Criminal Justice Programme-ISPAC, in cooperazione con United Nations Office on Drugs and Crime-UNODC di Vienna e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. L’appuntamento, incentrato sul tema "Il patrimonio culturale come bene comune dell’umanità: qual tutela penale?", si svolgerà da venerdì 13 a domenica 15 dicembre presso il Centro Congressi dell’Hôtel Pavillon.
La Conferenza che vede la partecipazione di organizzazioni internazionali, forze di polizia nazionali ed internazionali, istituzioni accademiche e culturali, operatori del settore privato nell’ambito delle arti e delle antichità si inserisce nel solco delle iniziative assunte da lunga data dall’ISPAC per la tutela del patrimonio culturale e dei beni pubblici, che si configura oggi come una delle sfide più importanti per la politica criminale.
"Il patrimonio culturale è percepito – si legge in una nota – non solo come un bene per i "Paesi fonte", ma anche e soprattutto come oggetto di un diritto culturale di ciascun essere umano, nonché come patrimonio fondamentale per l’intera umanità. Da qui, il crescente interesse manifestato dalle Nazioni Unite, al pari di molte altre organizzazioni internazionali, per questo fenomeno e l’impegno nel produrre ed applicare strumenti giuridici internazionali il cui obiettivo è la tutela del patrimonio culturale."