Sarà la prima esercitazione inclusiva quella in programma dal 3 al 10 giugno all’area verde Les Iles di Pollein. Coinvolgerà oltre 250 persone tra operatori, volontari, scuole e cittadini, e per la prima volta vedrà la partecipazione attiva di persone con disabilità per testare, in situazioni reali, le procedure operative della protezione civile.
L’obiettivo è duplice: da un lato verificare la risposta del sistema valdostano in caso di emergenza, dall’altro migliorare la capacità di accoglienza e assistenza verso persone con specifiche necessità. A riconoscerlo è anche Valerio Segor, capo della protezione civile valdostana: “È un tema su cui siamo impreparati. Questa esercitazione servirà a far emergere criticità e lavorare su soluzioni concrete”.
Durante la settimana si alterneranno moduli formativi, attività esercitative e momenti divulgativi aperti alla popolazione. Coinvolti anche studenti – saranno presenti in particolare quelli della Fondazione turistica – e gruppi giovanili di protezione civile, Vigili del fuoco e Anpas. “La protezione civile è qualcosa che appartiene alla comunità – ha ricordato il presidente della Regione Renzo Testolin – e la comunità deve essere consapevole delle regole e dei comportamenti da adottare”.
Gli scenari esercitativi
Il primo scenario simulato sarà un incendio boschivo con evacuazione della Fondazione Ollignan, con accoglienza degli ospiti disabili presso il campo base e supporto da parte degli psicologi dell’emergenza. Seguiranno un incidente alla Cogne Acciai Speciali, la simulazione di una persona sorda dispersa sulla collina di Quart con attivazione del piano ricerca dispersi, ma anche uno scenario che prevede l’impiego delle idrovore.
Durante tutte le esercitazioni, le persone con disabilità parteciperanno attivamente, anche pernottando al campo, per testare l’intera filiera dell’assistenza in emergenza. In campo anche nuove dotazioni tecniche e sensoristiche per supportare persone con disabilità sensoriali, tra cui mappe tattili e sistemi di comunicazione inclusiva.
“Abbiamo costruito il campo per ospitare fino a 500 persone al giorno – ha spiegato Sara Ratto, dirigente del Centro funzionale e pianificazione – e ogni componente del sistema sarà messa alla prova: logistica, cucina, accoglienza, soccorso, comunicazione”.
Formazione, seminari e momenti pubblici
Oltre agli esercizi sul campo, verranno proposti 12 moduli formativi rivolti a professionisti, volontari e operatori. Due momenti pubblici sono previsti sabato 7 giugno: un seminario sulla comunicazione dell’emergenza con la partecipazione di esperti e rappresentanti del Dipartimento nazionale, e un secondo seminario sulla gestione della disabilità, con interventi su scuola, lavoro, famiglia, diritti e partecipazione attiva.
Alla giornata parteciperanno anche 200 studenti e saranno presenti diverse associazioni del territorio. “Le esercitazioni sono uno degli strumenti più importanti – ha ribadito Segor – perché ci permettono di verificare l’efficacia delle procedure e capire come migliorare il sistema in risposta alle esigenze della comunità”.
La settimana si concluderà domenica 9 giugno con una cerimonia finale, la messa al campo e lo smontaggio delle strutture.