Ad Aosta si respira ottimismo per la buona qualità dell’aria. Legambiente: “dati positivi”

Buona la qualità dell’aria nel capoluogo valdostano. I livelli di pm10 rimangono saldamente sotto la soglia massima consentita dall’Europa. La media annua di pm10 per il 2009 è di 25,1 microgrammi al metro cubo, contro i 40 consentiti dalla direttiva Cee.
Da sinistra Donzel, Zublena, Guglielminotti
Società

La qualità dell'aria, nel comune di Aosta, è in continuo miglioramento. Il capoluogo regionale è ben al di sotto dei limiti fissati a livello europeo. L'indicatore più importante è rappresentato dalle polvere sottili pm10, ammontanti nel 2009 a 25,1 microgrammi per metro cubo. Il limite europeo è di 40 microgrammi. La direttiva della Cee prevede poi che non si possa superare per più di 35 volte questo limite, e anche in questo caso Aosta si comporta bene. Nel 2009, il limite è stato superato 9 volte nel quartiere Dora e 4 in piazza Plouves. Il dato è ancora più incoraggiante se si considera che nel 2005 la media era di 40 microgrammi, scesi a 33,5 nel 2006, 28 nel 2007 e 26 nel 2008.

I dati sono stati illustrati questa mattina, lunedì 19 ottobre, nel corso di una riunione dell'Osservatorio sulla qualità dell'aria. "Sono dati positivi – ha sottolineato la presidente di Legambiente VdA, Maria Pia Simonetti -, anche se si può sempre fare meglio". Sono diversi i fattori che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. "Influiscono molte cose – ha detto Delio Donzel, assessore comunale all'Ambiente – credo che le giornate a targhe alterne, o l'aumento dei parcheggi blu a pagamento abbiano influito a cambiare le abitudine della gente". Sono poi diminuite le auto a euro 0 e 1, quelle più inquinanti, a favore delle euro 3 e 4. Nel corso della riunione si è parlato anche della fine dei buoni benzina, elemento che forse, potrebbe aiutare a cambiare le abitudini dei valdostani. "Anche se ho paura – ha detto l'assessore Delio Donzel – che dopo un primo periodo le persone tornino alle loro abitudini di sempre".

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