Ad Arpy una ventina di giovani alle prese con la “terapia dell’avventura”

Il progetto era proposto, organizzato e cofinanziato dall’associazione culturale Camici&Pigiami, dalla Fondazione Tender To Nave Italia, dal Liceo scientifico e delle scienze umane Regina Maria Adelaide di Aosta e dalla Fondazione comunitaria Valle d’Aosta.
Società

Si è svolto ad Arpy, la scorsa settimana, il progetto proposto, organizzato e cofinanziato dall’associazione culturale Camici&Pigiami, dalla Fondazione Tender To Nave Italia, dal Liceo scientifico e delle scienze umane Regina Maria Adelaide di Aosta – attraverso i Fondi regionali dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro)  – e dalla Fondazione comunitaria Valle d’Aosta. Un’esperienza di inclusione tra ragazzi, con disabilità e non, al di fuori dell’ambiente scolastico, in un’ottica di accoglienza della reciproca diversità.

La "terapia dell'avventura" ad Arpy
La “terapia dell’avventura” ad Arpy

“Per il quarto anno consecutivo – spiega Ursula Celesia, docente referente della scuola – il nostro Liceo ha voluto impegnarsi e scommettere nella prosecuzione di questi percorsi volti a sviluppare negli studenti importanti competenze trasversali e utili per l’orientamento nel futuro universitario e professionale”. Il progetto, svoltosi presso l’Ostello di Arpy dal 7 al 11 giugno 2021, ha visto protagonista un gruppo di otto ragazzi valdostani con disabilità (dell’associazione Girotondo e Autismo Valle d’Aosta) e i loro accompagnatori, impegnati in attività outdoor insieme a undici studenti della classe 4B. Un altro gruppo di studenti, sempre della stessa classe, aveva già partecipato ad un altro progetto simile, dal 31 maggio al 4 giugno 2021, con dei ragazzi autistici della Cooperativa Tutti giù per terra di Roma. Le attività si sono svolte in montagna, presso l’ostello di Arpy, dove i gruppi e le loro attività hanno potuto contare sul sostegno dei militari del Centro addestramento Alpini.

La "terapia dell'avventura" ad Arpy
La “terapia dell’avventura” ad Arpy

“Per entrambi i progetti – conclude Patrik Vesan, Segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta – lo scopo primario è la promozione di una filosofia dell’accoglienza attraverso la realizzazione di una terapia dell’avventura in grado di coinvolgere tutti al di là delle presunte barriere del disagio e della disabilità. Fortunatamente le nostre montagne offrono proprio questo: bellezza e divertimento”.

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