“Perfino in Valle d’Aosta, i concorsi è meglio perderli”. Parola dell’architetto milanese Daniele Geltrudi, che ha sfogato così la sua rabbia per gli ultimi sviluppi riguardanti la progettazione del nuovo centro benessere di Ayas.
La trasformazione del vecchio palazzetto del ghiaccio in una vera e propria SPA era stata decisa dall’amministrazione comunale nel 2009. Un raggruppamento di professionisti del varesotto, guidato proprio da Geltrudi, si era aggiudicato il concorso d’idee indetto nell’ottobre del 2010.
“Avevamo redatto due progetti – spiega l’architetto – uno di massima per essere ammessi alla finale e un progetto preliminare, cioè più approfondito, risultato poi vincitore”. Il progetto era stato poi presentato alla popolazione, a inizio dicembre. “Il centro dovrebbe essere inaugurato nel 2013 – aveva dichiarato il sindaco, Giorgio Munari – costerà 4,6 milioni di euro, finanziati per due terzi dalla Regione e per un terzo dal Comune stesso.
Ma appena un mese più tardi, qualcosa è cambiato. “A gennaio – continua Geltrudi – il Comune ha interrotto bruscamente le trattative con noi in merito alla redazione del progetto definitivo che ci spettava di diritto, in quanto vincitori”.
Il Comune ha deciso infatti di bandire una gara d’appalto per le opere (in scadenza il 17 giugno, ndr), insieme alla progettazione definitiva. “L’architetto dovrebbe rileggersi meglio le carte – ha ribattuto Munari – perché secondo il bando, in realtà, il Comune aveva due possibilità, cioè affidare a loro direttamente il definitivo o indire una nuova gara d’appalto. Abbiamo scelto quest’ultima strada, in consiglio comunale, per ragioni principalmente economiche: in ballo ci sono 200 mila euro, soldi dei cittadini, che di questi tempi vanno centellinati il più possibile”.
Il raggruppamento, però, non potrà partecipare alla nuova gara. “Il testo del nuovo bando – spiega Geltrudi – conteneva un’indicazione esplicita in grassetto che consentiva la partecipazione di tutti i progettisti che avevano partecipato al concorso, vincenti e perdenti. Ma a gara iniziata, il Comune ha pubblicato un avviso di rettifica con la quale viene escluso chi ha vinto quella per il preliminare. La situazione, oltre che profondamente ingiusta, è semplicemente paradossale”.
“Capisco il dispiacere – ha concluso il primo cittadino di Ayas – ma in seguito ad alcune recenti sentenze abbiamo dovuto effettuare questa modifica: è un po’ un controsenso, speriamo che in futuro si possa rivedere, a livello normativo, la gestione delle gare”.