L'Ospedale Parini di Aosta sta diventando un punto di riferimento per il trattamento endovascolare per disostruire una arteria carotide e riportare sangue al cervello. Ad oggi sono già 30 i pazienti sottoposti al delicato intervento, l'ultimo in ordine di tempo il 5 agosto scorso. L'operazione è stata eseguita con successo dai medici specialisti, neurologi e radiologi, dello “Stroke Team” i quali, dopo aver codificato un protocollo sull’ictus, continuano ad applicarlo con rigore e successo.
"Nel reparto di Radiologia – spiega Massimiliano Natrella, attuale direttore facente funzioni – il paziente esegue una sofisticata diagnostica per immagini con Tac, angio-Tac e Tac di perfusione. Se si riscontra un grosso vaso arterioso chiuso, il paziente viene portato in sala angiografica, dove i radiologi interventisti prontamente riaprono i vasi arteriosi occlusi consentendo il ripristino della normale circolazione sanguigna al cervello. Tutto questo grazie alla loro abilità e capacità tecnica di “navigare” nei vasi sanguigni utilizzando materiali di ultima generazione, nonché alla conoscenza e all’utilizzo di tecnologie sempre più all’avanguardia”.
“L’abilità dei nostri radiologi Interventisti – prosegue Massimiliano Natrella – è dovuta in buona parte al fatto che in Valle d’Aosta sono gli unici ad eseguire tutti gli interventi endovascolari nei vari distretti del corpo; ciò ha permesso loro di raggiungere elevati livelli di manualità, esperienza e competenza nell’esplorare e trattare, in modalità non invasiva, i vasi sanguigni”.
L'ultimo caso, il 5 agosto scorso, ha avuto per protagonista un 71enne è stato accompagnato in Pronto Soccorso con sospetto di ictus cerebrale. Il neurologo, Marco Di Giovanni, confermato il sospetto clinico, ha attivato immediatamente il “protocollo ictus”, trattando farmacologicamente il paziente e allertando subito il reparto di Radiologia. Qui, gli specialisti radiologi Monica Alessi e Marco Cristoferi, hanno effettuato gli accertamenti finalizzati ad individuare l’arteria occlusa. Cristoferi, visionate le immagini radiologiche, ha condotto il paziente in sala angiografica e ha prontamente “riaperto” le arterie carotide interna e cerebrale media di destra, consentendo così il recupero della circolazione sanguigna e la conseguente funzionalità cerebrale. Il paziente, dopo un breve periodo di osservazione nel reparto di Rianimazione, è stato trasferito nel reparto di Neurologia, dove è attualmente ricoverato.
“Non va dimenticato – ricorda il Direttore facente funzioni del reparto di Neurologia, Giuseppe D’Alessandro – che l’ospedale “Parini” di Aosta è risultato il primo in Italia per il trattamento trombolitico dei pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico. Dai 10-12 pazienti trattati dal 2010 al 2015, siamo passati nel 2016 a 27 pazienti, con un incremento del 130%”.
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una volta tanto l’ospedale Parini eccelle….. quindi, se pubblicità male non fa , si può anche ricordare chi è stato il pioniere di questa tecnica ad Aosta …. il dott T. Meloni
Non capisco, forse che prima quando c’era il Dottor meloni queste cose non si facevano?