Al Parini eseguito il 30esimo intervento endovascolare per disostruire una arteria carotide

L’ospedale “Parini” di Aosta è risultato il primo in Italia per il trattamento trombolitico dei pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico.
Dottor Giuseppe D'Alessandro
Società

L'Ospedale Parini di Aosta sta diventando un punto di riferimento per il trattamento endovascolare  per disostruire una arteria carotide e riportare sangue al cervello. Ad oggi sono già 30 i pazienti sottoposti al delicato intervento, l'ultimo in ordine di tempo il 5 agosto scorso. L'operazione è stata eseguita con successo dai medici specialisti, neurologi e radiologi, dello “Stroke Team” i quali, dopo aver codificato un  protocollo sull’ictus, continuano ad applicarlo con rigore e successo.

"Nel reparto di Radiologia – spiega Massimiliano Natrella, attuale direttore facente funzioni – il paziente esegue una sofisticata diagnostica per immagini con Tac, angio-Tac e Tac di perfusione. Se si riscontra un grosso vaso arterioso chiuso, il paziente viene portato in sala angiografica, dove i radiologi interventisti prontamente riaprono i vasi arteriosi occlusi consentendo il ripristino della normale circolazione sanguigna al cervello. Tutto questo grazie alla loro abilità e capacità tecnica di “navigare” nei vasi sanguigni utilizzando materiali di ultima generazione, nonché alla conoscenza  e all’utilizzo di tecnologie sempre più all’avanguardia”.

“L’abilità dei nostri  radiologi Interventisti – prosegue Massimiliano Natrella –  è dovuta in buona parte al fatto che in Valle d’Aosta sono gli unici ad eseguire tutti gli interventi endovascolari nei vari distretti del corpo; ciò ha permesso loro di raggiungere elevati livelli di manualità, esperienza e competenza nell’esplorare e trattare, in modalità non invasiva,  i vasi sanguigni”.

L'ultimo caso, il 5 agosto scorso, ha avuto per protagonista un 71enne è stato accompagnato in Pronto Soccorso con sospetto di ictus cerebrale. Il neurologo, Marco Di Giovanni, confermato il sospetto clinico, ha attivato immediatamente il “protocollo ictus”, trattando farmacologicamente il paziente e allertando subito il reparto di Radiologia. Qui, gli specialisti radiologi Monica Alessi e Marco Cristoferi, hanno effettuato gli accertamenti finalizzati ad individuare l’arteria occlusa. Cristoferi, visionate le immagini radiologiche, ha condotto il paziente in sala angiografica e ha prontamente “riaperto” le arterie carotide interna e cerebrale media di destra, consentendo così il recupero della circolazione sanguigna e la conseguente funzionalità cerebrale. Il paziente, dopo un breve periodo di osservazione nel reparto di Rianimazione, è stato trasferito nel reparto di Neurologia, dove è attualmente ricoverato.

“Non va dimenticato – ricorda il Direttore facente funzioni del reparto di Neurologia, Giuseppe D’Alessandro – che l’ospedale “Parini” di Aosta è risultato il primo in Italia per il trattamento trombolitico dei pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico. Dai 10-12 pazienti trattati dal 2010 al 2015, siamo passati nel 2016 a 27 pazienti, con un incremento del 130%”.

0 risposte

  1. una volta tanto l’ospedale Parini eccelle….. quindi, se pubblicità male non fa , si può anche ricordare chi è stato il pioniere di questa tecnica ad Aosta …. il dott T. Meloni

  2. Non capisco, forse che prima quando c’era il Dottor meloni queste cose non si facevano?

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