Nella mattinata di lunedì 29 Gennaio 2007, nel carcere di Brissogne, la Fondazione Musicale di Aosta ha tenuto un concerto di musica classica: il professor Giorgio Dellarole, fisarmonicista dal curriculum internazionale, si è esibito con tre dei suoi migliori allievi, Andrea Costamagna, Ezio Ghibaudo e Massimo Marino, riscuotendo, da parte di una platea attenta ed entusiasta, una accoglienza ed un successo superiore alle previsioni.
La prima edizione del progetto ?Saison culturelle a Brissogne?, promosso dall’Associazione Valdostana Volontariato Carcerario Onlus, in collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria del carcere di Brissogne, dopo una lunga fase di preparazione, non poteva conoscere un avvio migliore. Il concerto eseguito si colloca infatti all’inizio di un percorso che, ad imitazione della ormai classica Saison Culturelle curata dall’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, prevede un calendario di appuntamenti musicali, culturali e ricreativi, attraverso i quali, da un lato gli artisti e la società valdostana incontrano il carcere, dall’altro lato i detenuti trascorrono qualche momento di svago e di positive emozioni.
Si tratta della prima volta che una simile iniziativa viene realizzata nel carcere di Brissogne. Già in precedenza erano stati organizzati degli eventi musicali all’interno dell’istituto, ma senza che questi assumessero un carattere organico. Auspichiamo che questo aspetto possa ulteriormente evolversi nelle prossime edizioni, grazie ad un sempre maggiore coinvolgimento della società civile e delle pubbliche istituzioni.
Tutti gli appuntamenti sono basati sul criterio del volontariato e della gratuita disponibilità degli artisti. Gli altri eventi della stagione sono previsti nel periodo febbraio – maggio 2007, con cadenza mensile, e vedranno alternarsi, nella sala polivalente del carcere, i Trouveurs Valdôtains, il gruppo rock-ska Zio Jessie e l’insieme di musicisti folk Musicanostra. A conclusione della stagione si terrà una pièce teatrale con una compagnia ancora da definire.
Gli spettacoli, ovviamente, non sono aperti al pubblico esterno.
Per noi volontari è invece importante sottolineare come esistano delle persone e degli enti disposti a portare il mondo esterno dentro la realtà carceraria: un importante segnale di solidarietà umana verso chi si trova in una situazione di disagio, a testimonianza di come, a prescindere dalle ragioni della legge e del diritto, la dignità umana non debba essere mai dimenticata.
Per informazioni: sig. Maurizio Bergamini tel. 333.9932.723