Aosta ha siglato un accordo con Caritas per sostenere “Tavola amica” e l’Emporio solidale

L'Amministrazione comunale ha deciso di stanziare poco più di 44mila euro. I fondi serviranno per garantire circa 5.000 pasti supplementari serali a persone che versano in condizioni di disagio, ma anche a reperire generi alimentari “freschi” di prima necessità.
Aosta, Piazza Chanoux
Società

Ammonta a poco più di 44mila euro l’importo che il Comune di Aosta stanzierà per sostenere i servizi di “Tavola amica” ed “Emporio solidale”, aderendo così ad una proposta di collaborazione avanzata dalla Fondazione Opere Caritas.

I fondi, stanziati in attuazione di un’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile in funzione del “rafforzamento dell’offerta dei servizi sociali dei Comuni ospitanti un significativo numero di soggetti richiedenti il permesso di protezione temporanea”, verranno utilizzati per accrescere l’offerta di pasti in favore di chi abbia necessità di supporto e assistenza e che non possa usufruire di servizi alternativi.

Il tutto, da un lato, nell’ambito del progetto “Tavola Amica”, gestito direttamente dalla Caritas per la città, dall’altro implementando le dotazioni per l’“Emporio solidale”, di cui Caritas è partner nell’ambito della co-progettazione, con il reperimento e la distribuzione all’utenza in condizioni di bisogno di generi alimentari di prima necessità.

In particolare, i fondi erogati dal Comune serviranno a garantire circa 5.000 pasti supplementari serali a persone indigenti e bisognose che versano in condizioni di disagio, oltre al reperimento e alla distribuzione di generi alimentari freschidi prima necessità – come ortaggi, verdure, carne, formaggi, frutta, eccetera – in cassette del valore di 15/20 euro.

“L’Amministrazione comunale è consapevole delle difficoltà in cui versano molte famiglie aostane, e cerca di sostenerle per quanto possibile sia dal punto di vista dell’offerta di pasti e di generi alimentari sia attraverso la messa disposizione di servizi di welfare sul territorio connettendosi e facendo rete con il Terzo settore”. Ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali Clotilde Forcellati.

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