L’obiettivo già dichiarato a metà dicembre, quando cioè è stato illustrato in Commissione consiliare, è quello di avere in mano il progetto definitivo e quello esecutivo nel 2020.
Nel frattempo la rete “Aosta in bicicletta”, i 14 km di ciclabile che si snoderà all’interno del Capoluogo – collegandosi contestualmente con gli altri “pezzi” di pista nella Plaine -, finanziata per 4,8 milioni di euro da fondi europei Fesr/Por (3 milioni) e ministeriali (1,8 milioni), può già essere cista in anteprima, per quanto “virtuale”.
L’Amministrazione comunale ha infatti, questa mattina, presentato il portale web “Aosta in bici” – già online e consultabile – nel quale scoprire i dettagli della rete ma anche gli interventi che verranno fatti, dove e quali, e fare un piccolo “tour” con foto che simulano il percorso. Ma non solo.
“Il sito – spiega il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz – è stato predisposto per questo sul quale stiamo procedendo. La volontà è quella di coinvolgere cittadinanza per illustrare l’iniziativa e, da qui alle prossime due settimane, permettere a tutti di presentare suggerimenti e migliorie. Quelle accoglibili verranno valutate, ma tutte le osservazioni verranno tenute in conto”.
A scendere nei dettagli è l’architetto e progettista Paolo Castelnovi, che ciò in Commissione si era addentrato nelle specifiche di “Aosta in bicicletta”: “La rete ciclabile attraversa città in tre diversi modi per rendere possibile la circolazione in sicurezza alle biciclette, fornendo a circa il 90% degli abitanti la possibilità di inserirsi direttamente in ciclabile dopo un massimo di 200 metri di strade poco trafficate. Nella seconda parte del sito sono visibili i tipi di interventi che si richiedono tratto per tratto, dal pezzo di ciclabile vero e proprio alla messa in sicurezza di un tratto esistente e l’installazione della segnaletica senza scavi o rifacimento delle porzioni. La grossa parte del portale rende invece esplorabili punto per punto le linee individuate lungo le strade”.
Il questionario
A questo si lega l’altra parte del sito, quella cui faceva riferimento Centoz: “Sul sito – prosegue Castelnovi – c’è anche un questionario che serve da un lato ad ottenere suggestioni, dall’altro a recepire le domande rivolte per le indicazioni generali e la segnalazione di eventuali problemi, con uno spazio per le osservazioni che ci consentirà in modo veloce di fornire all’Amministrazione i dati di cui avrà bisogno”.
I ciclisti ed i pedoni prima, anche turisti
“L’obiettivo dell’Amministrazione – spiega ancora il Sindaco – è quello di dare delle priorità che in questo caso vanno prima ai pedoni, ai ciclisti e al trasporto pubblico. Certo non sarà facile, ma l’importante cercare di cambiare anche la mentalità, e chiedere ai cittadini dei consigli può servire ad evidenziare eventuali criticità al Comune”.
Un occhio di riguardo va anche ai visitatori della città: “Oltre al collegamento con le attuali ciclabili – interviene invece l’Assessore ai Lavori pubblici Antonino Malacrinò – ci sarà anche il giro delle mura romane, importante dal momento che non era previsto nel progetto iniziale e che ha una valenza per i cittadini ma anche più turistica”.
I finanziamenti non sono in pericolo
Aveva fatto discutere, non molti giorni fa, la decisione del Comune di aprire una “clausola” di sicurezza per finanziare “Aosta in bicicletta” con risorse proprie nel caso le lungaggini facessero saltare l’accesso ai fondi europei e statali.
Centoz cerca di rassicurare: “Confermo che non ci sono rischi sui finanziamenti – chiude -, ma ci siamo voluti muovere per una soluzione alternativa, vista l’importanza del progetto per la cittadinanza e per questa amministrazione”.